Campania, l’allarme dei medici: “Dobbiamo scegliere chi curare”

In alcune Regioni d’Italia la pressione dal punto di vista sanitaria è davvero allo stremo, come in Campania dove l’allarme arriva dai medici

negazionisti ospedale pronto soccorso

L’emergenza Coronavirus è molto presente sul territorio italiano, soprattutto in alcune Regioni dopo la situazione dal punto di vista sanitaria è molto stressata. Così Pierino Di Silverio, componente dell’esecutivo Anaao-Assomed nazionale e vice segretario regionale Campania, ha svelato i problemi nella regione: “Siamo allo stremo, ogni giorno ricevo centinaia di messaggi di colleghi che dicono tutti la stessa cosa: non ce la facciamo più, non è vero che abbiamo ancora posti letto disponibili per pazienti Covid. Cominciamo a dover scegliere chi curare e chi no”. Poi ha aggiunto: “Nell’ultimo mese e mezzo si è infettato in Campania il 30% degli operatori. Nelle prossime settimane sarà sempre peggio e, se la curva non si raffredda, noi scoppiamo. Abbiamo una valanga di pazienti che necessità di cure, non tutti da terapia intensiva, ma che restano troppo tempo in ospedale”.

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Campania, la situazione è davvero pesante

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Successivamente ha aggiunto ciò che si dovrebbe fare per evitare nuovi problemi: “Nessuno vuole colpevolizzare e crocifiggere ma stiamo soffrendo e alla fine e restiamo da soli. Isolati con le istituzioni che decidono senza ascoltarci e i pazienti, che non sapendo contro chi protestare, iniziano a darci addosso. C’è sulla gestione dell’emergenza Covid in Campania un rimpallo di responsabilità tra la Regione e il Governo. Una deresponsabilizzazione di cui dovrebbero vergognarsi entrambi”.

Infine, ha concluso spiegando nel dettaglio ciò che è avvenuto: “Viene chiuso il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli per farci un Covid Hospital, dove in questo momento ci sono 4 pazienti in un reparto a bassa intensità di cura che se peggiorano vanno trasferiti. Intanto però si è chiuso un servizio ai cittadini che chiedono assistenza”.

 

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