Carlo Saronio, chi era l’ingegnere milanese rapito e ucciso nel 1975

La storia di Carlo Saronio diventa paradigma e simbolo di ciò che scuoteva l’Italia in quegli anni. Riscopriamo la sua terribile storia. 

Saronio era un ingegnere milanese e ricercatore presso l’Istituto Mario Negri di Milano. Era figlio dell’imprenditore Piero Saronio. Il giovane era stato simpatizzante del gruppo di estrema sinistra Potere Operaio.

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Il rapimento avvenne il 14 aprile del 1975 da parte del Fronte Armato Rivoluzionario Operaio. Sfortunatamente il sequestro non andò secondo i piani, ma fu comunque portato avanti.

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Il sequestro drammatico di Carlo Saronio

Il rapimento si svolge in un periodo storico che vede la politica impotente mentre la malavita ha il sopravvento. Evasioni, ricatti, riciclaggio di denaro erano solo alcuni degli ambiti che riguardavano l’operato della criminalità organizzata. Al rapimento non parteciparono  solo alcuni membri qualsiasi del Fronte Armato Rivoluzionario Operaio, ma anche un suo amico, Carlo Fioroni. Ad essi si aggiunsero anche esponenti della malavita comune. L’obiettivo principale era chiedere alla famiglia un lauto riscatto. Questo sarebbe stato intascato dai rapitori, ma sarebbe servito anche a finanziare il gruppo terroristico. In base alla indagini l’incontro tra questi gruppi era avvenuto in carcere.

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Saronio fu stordito con del cloroformio, ma l’imperizia dei rapitori si rivelò fatale. A causa di una dose eccessiva, il giovane morì intossicato dai vapori dell’anestetico. Nella notte, nessuno si accorge del suo rapimento. A inizio mattinata iniziò una serie incessante di telefonate. Non riuscendo a parlare con la signora Boselli, l’anonimo decise di chiamare gli uffici dell’azienda di famiglia.

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La telefonata fu lapidaria: venne annunciato il rapimento del giovane Saronio. Inizialmente il riscatto era stato fissato a 5 miliardi di lire, ma dopo alcune contrattazioni riescono a scendere a una prima rata di 470 milioni di lire. La famiglia pagò alla cieca, senza sapere se Carlo Saronio fosse effettivamente ancora vivo. Fioroni fu poi fermato nel 1975 durante la fuga insieme ai suoi compagni. Dopo numerose indagini, solo nel 1979 l’uomo decise di collaborare e denunciò un centinaio di persone. Il corpo di Saronio fu ritrovato sempre nel ’79 grazie anche alla collaborazione di uno dei delinquenti comuni che avevano partecipato al rapimento. La salma del giovane venne sepolta nella tomba di famiglia nel cimitero Monumentale di Milano.

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