Caso tamponi, Procura non convinta da interrogatori e documenti: la Lazio rischia

La Procura Federale non è convinta dai documenti e dagli interrogatori effettuati in questi giorni, la Lazio rischia per il caso tamponi.

Il caos tamponi che ha coinvolto la Lazio nelle ultime settimane è ancora al vaglio della Procura federale e della Procura della Repubblica di Avellino. Ciò che ha destato sospetto è soprattutto il caso Strakosha. Il portiere della squadra romana è risultato positivo lo scorso 24 ottobre. Il calciatore ha la febbre e viene isolato, ma il 31 ottobre risulta negativo alla vigilia della partita contro il Torino. Qualche giorno più tardi il test molecolare dell’Uefa lo costringe a saltare la partita di Champions contro lo Zenit.

Leggi anche ->Caso Tamponi Lazio: nuove verifiche, l’inchiesta va avanti

Proprio questa incongruenza tra i tamponi ha fatto partire l’inchiesta della Procura di Avellino sul laboratorio a cui si appoggia la Lazio e quella della Procura Federale sul club romano. Ad oggi non convince la differenza di risultati tra i tamponi, dato che quelli riprocessati del laboratorio di Avellino risultano ancora positivi dopo 20 giorni dal primo esito. Le inchieste procedono di pari passo e gli inquirenti raccolgono ulteriori documenti e interrogatori.

Leggi anche ->Lazio calciatori positivi | sospetto focolaio alla vigilia del Bruges

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Procura federale non convinta da interrogatori e documenti: la Lazio ora rischia

La finalità delle indagini è capire se si è trattato esclusivamente di un errore umano o se dietro la differenza di risultati c’è un tentativo di alterare gli esiti per avere a disposizione i calciatori. A tale scopo la Procura federale ha interrogato ieri da remoto Ivo Pulcini e Fabio Rodia, responsabile del settore sanitario e dello staff medico della Lazio.

Secondo quanto riferisce il ‘Messaggero‘, l’audizione non avrebbe convinto la Procura. A generare sospetti è il rapporto tra il club ed il laboratorio, ma soprattutto la carenza di documentazione. A quanto pare ci sarebbero delle notifiche non in linea con il protocollo Covid. Nei prossimi giorni verranno ascoltati anche dei calciatori. Il rischio, nel caso in cui i dubbi dovessero rimanere è quello di un deferimento con relativa penalizzazione in classifica.

Impostazioni privacy