Belgio: consentito il “compagno di coccole” per superare il lockdown

In Belgio il governo ha permesso ai cittadini di invitare in casa un “compagno di coccole” come aiuto psicologico per la cittadinanza.

Così come accaduto in Francia, anche in Belgio il governo ha deciso di istituire un vero e proprio secondo lockdown per affrontare la seconda ondata della pandemia. Una decisione difficile, poiché rappresenta un ennesimo aggravio sulla situazione economica precaria di questo anno difficile, ma necessaria per contrastare la diffusione del contagio.

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Già la scorsa primavera, in Belgio ognuno aveva la possibilità di invitare un gruppo selezionato di amici qualora si trovasse da solo nel Paese nord europeo. Una misura adottata in particolar modo per i fuorisede che lavorano al Parlamento Europeo o studiano in Belgio. D’altronde il sostegno psicologico è fondamentale durante un periodo complicato come quello che stiamo vivendo.

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Belgio, seconda ondata: permesso il “Compagno di coccole”

Sulla scia di quel piccolo permesso, in queste ore il governo belga ha deciso di permettere ai cittadini di invitare in casa un “compagno di coccole“. Insomma, chiunque avesse un fidanzato o una fidanzata fuori dall’appartamento in cui vive con la famiglia o in solitaria, potrà ospitarlo in casa. Per chi è rimasto bloccato da solo, sarà permesso invitare una seconda persona oltre il compagno, un amico con il quale passare qualche ora di tempo per non sentirsi soli. Tuttavia i due non potranno essere invitati nello stesso momento, ma dovranno alternarsi.

Parlando con la stampa di questo provvedimento, il governo ha specificato: “Ogni membro della famiglia ha diritto a un compagno di coccole. Le famiglie ne possono invitare a casa uno alla volta e quando è presente non si possono ricevere altre visite”.

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