Ricciardi drastico: “I prossimi mesi saranno terribili”

Intervistato sulla possibilità di un lockdown generalizzato in Italia, Walter Ricciardi ha confermato che è una possibilità da non scartare.

Da giorni circola l’ipotesi che se la curva non dovesse decrescere, l’Italia potrebbe entrare in un secondo lockdown generalizzato. Il premier Conte nelle scorse ore ha ribadito che l’intenzione del governo è quella di evitare finché possibile una simile soluzione, ma la scelta potrebbe non essere più un’opzione. La trasmissione Agorà ha invitato ieri il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, il quale a tal proposito si è dimostrato decisamente drastico.

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Il consulente già da tempo invoca delle misure più stringenti, prima solamente su Napoli e Milano, successivamente per tutto il territorio nazionale. Era quasi scontato, dunque, che ritenesse il lockdown nazionale una misura necessaria. Infatti, durante l’intervista ha detto senza mezzi termini: “Stiamo vedendo una circolazione intensissima delle persone in tutte le zone d’Italia. Con queste modalità il fatto che stiamo andando verso un lockdown generale è plausibile. Sicuramente in questa seconda fase ci sono anche insofferenze psicologiche”. E ancora ha aggiunto: “Noi siamo dei consiglieri scientifici. Diamo dei dati alla decisione che deve naturalmente essere esclusivamente politica. E sulla base dei nostri dati i prossimi mesi saranno terribili”.

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Ricciardi: “Il virus è rapidissimo”

Walter Ricciardi ha ribadito che i prossimi mesi saranno terribili poiché “Il virus è rapidissimo”. Successivamente ha parlato della situazione negli ospedali: “Il personale medico e sanitario è più restio oggi a entrare nei reparti Covid perché è stato anche vilipeso. Dopo la prima fase ‘eroica‘ oggi è cambiata la situazione”. Infine, quando gli viene chiesto se ritiene plausibile che le regioni abbiano manipolato i dati per non finire nella zona rossa, Ricciardi ha risposto: “Non ci voglio nemmeno pensare che i dati possano essere stati manomessi, perché sarebbe un reato gravissimo”.

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