Covid, Crisanti: “Si doveva chiudere tutto 15 giorni fa, mercoledì sarà lockdown”

Il virologo Crisanti critica la scelta del governo di non chiudere tutto e annuncia che con questo andamento sarà lockdown entro mercoledì.

Con la curva dei contagi che continua a salire incessantemente, si prospetta per i prossimi giorni un nuovo intervento del governo. Nelle scorse ore si vociferava che Conte avrebbe firmato un nuovo dpcm già lunedì, ma il premier ha smentito nettamente questa ipotesi spiegando che prima si attenderanno i risultati delle misure prese domenica scorsa. Tuttavia il timore è che il numero di contagi, quello degli ospedalizzati, delle terapie intensive e dei decessi possa crescere più rapidamente del previsto. In quel caso nuove misure di contenimento sarebbero necessarie.

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Che la prossima settimana ci si possa trovare con misure più restrittive almeno per i grandi centri e per le zone con il maggior numero di contagi, sembra esserne sicuro il virologo Crisanti. Il direttore di Microbiologia dell’Università di Padova è convinto che le misure restrittive sarebbero dovute essere implementate già da qualche settimana: “Abbiamo aspettato troppo tempo”, dice al ‘Messaggero‘: “Il lockdown nelle regioni maggiormente in affanno andava fatto due settimane fa, non adesso”.

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Lockdown, Crisanti: “Se mercoledì i dati non saranno diversi sarà inevitabile”

L’esperto aggiunge che le misure saranno obbligatori se già dalla prossima settimana non si vedranno dei cambiamenti: “Se mercoledì non vedremo dati differenti, sarà finita. Si andrà per forza al lockdown, magari in una forma meno severa di marzo. Ma qualcosa sarà inevitabile fare”. Crisanti ribadisce che le chiusure dovevano essere applicate prima nei centri dove il contagio è maggiore. Sebbene il governo abbia deciso di ritardare il più possibile la chiusura generalizzata, adesso tale misura potrebbe essere inevitabile, almeno nelle regioni in cui il contagio va ad una velocità non controllabile.

virologo Crisanti

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