Ritorno a scuola: alunni senza mascherina, professori con quella trasparente

Ritorno a scuola: il cts ha stabilito che gli alunni potranno seguire le lezioni senza bisogno di indossare la mascherina.

L’attività scolastica riprenderà domani per le riunioni degli insegnanti e giorno 14 ci sarà il rientro in aula dei primi studenti. Il tempo insomma stringe, Miur e Cts lavorano per definire le norme di sicurezza che bisogna adottare all’interno degli istituti e delle aule affinché sia possibile assicurare un normale svolgimento delle lezioni senza rischio di creare nuovi focolai. Una delle questioni da definire riguardava l’utilizzo delle mascherine in aula, per le quali è stata presa una decisione definitiva.

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Nell’ultima riunione è stato deciso che tutti gli alunni, dai 6 ai 18 anni, indosseranno la mascherina per l’ingresso a scuola, per tutti gli spostamenti fuori dall’aula (compresa la ricreazione), e per l’uscita. Tra i banchi nessun alunno indosserà la mascherina. Gli insegnanti invece avranno l’obbligo di tenerla. Dovranno indossare quella chirurgica, ma sarà permesso loro di tenere anche quella trasparente per permettere agli studenti di leggere il labiale (purché sia a norma di legge).

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Ritorno a scuola: emergenza, studenti grandi e lavoratori fragili

Gli insegnanti potranno in ogni caso rimuovere la mascherina durante le spiegazioni, purché rimangano seduti in cattedra e ci sia una distanza di almeno due metri tra questa ed il primo banco. Nel caso di emergenza, se un alunno ha bisogno di aiuto, l’insegnante si potrà avvicinare al banco ma dovrà indossare necessariamente la mascherina e lavarsi e igienizzarsi le mani dopo aver offerto l’aiuto necessario.

Si teme che gli studenti più grandi possano portare il contagio a scuola. Questo perché solitamente questi svolgono attività pomeridiane al di fuori dell’istituto (sport, lezioni private e svago) che li mettono a contatto con altre persone. Scartata l’ipotesi dei tamponi a tappeto, si pensa ad un’autocertificazione della famiglia in cui si attesta che questi non sono entrati a contatto con persone contagiate e non hanno avuto sintomi riconducibili al virus.

C’è poi il capitolo lavoratori fragili, quelli in età avanzata o con malati pregresse. Sono già numerose le domande di docenti e personale ata che hanno chiesto l’esonero. Per questo la pubblica amministrazione, il ministero dell’Istruzione e quello della Salute stanno lavorando per stabilire quali di questi ha il reale diritto ad essere esonerato perché a rischio.

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