Positiva al Coronavirus da 170 giorni: l’assurda odissea di una donna

L’assurda odissea di una donna: la teramana Nada Cava, 49 anni, risulta positiva al Coronavirus da 170 giorni.

(Facebook)

Nada Cava, 49 anni, marchigiana d’origine, ma residente a San Giovanni di Colonnella, in provincia di Teramo, non ce la fa più: da 170 giorni è infatti positiva al Coronavirus, ha fatto 19 tamponi e perso anche il lavoro.

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Nel frattempo ha collezionato diversi ricoveri in ospedale e la sua speranza è nella cura del plasma iperimmune, a cui potrebbe essere sottoposta presso il covid-hospital di Pescara. Ha già fatto nel frattempo analisi e visite mediche.

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L’odissea di Nada Cava: 170 giorni positiva al Coronavirus

(MARTIN BERNETTI/AFP via Getty Images)

“Spero finisca una volta per sempre quest’incubo” – spiega in un’intervista ai quotidiani del gruppo Caltagirone – “Spesso penso e spero che si tratti solo di un brutto sogno e che appena mi sveglio mi rendo conto che non è mai accaduto. Purtroppo non è così”. La donna nel frattempo non ha potuto vedere la madre, morta in questo periodo, ma nemmeno il matrimonio della figlia. Tra due settimane, dovrebbe iniziare un nuovo lavoro: “Ero ottimista e felice quando ho ricevuto la proposta, anche perché l’offerta mi è stata fatta i primi giorni di agosto”, racconta.

Si è anche presa tempo, dando disponibilità per settembre, “invece sono ancora positiva e nemmeno un miracolo può farmi negativizzare per il due. Spero adesso di non perdere anche questa opportunità”. Il dottor Paolo Spada, il chirurgo che segue l’andamento dei contagi da Coronavirus per Pillole di ottimismo, proprio oggi ha spiegato che “tutto il mondo, tranne l’Italia, adotta il criterio clinico dei 10 giorni” e non della doppia negatività al tampone, poiché dopo 10 giorni il virus non è più contagioso.

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