Coronavirus, l’appello di Barbara Palombelli: “Voglio fare da cavia”

L’appello di Barbara Palombelli, la conduttrice parla del vaccino contro il Coronavirus e lancia la richiesta: “Voglio fare da cavia”.

Barbara Palombelli

Nelle scorse ore, il direttore sanitario dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ha detto che il vaccino italiano per il Coronavirus potrebbe essere pronto in primavera. Intanto, all’Inmi Spallanzani di Roma è stata iniettata la prima dose di vaccino a una volontaria.

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La ricerca sul vaccino contro il Coronavirus va avanti dunque anche in Italia: “Se riusciamo ad essere veloci, oltre che bravi, entro fine anno concluderemo il percorso della sperimentazione e per la prossima primavera potremo avere il vaccino commercializzato”, ha detto Vaia.

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La richiesta di Barbara Palombelli sul Coronavirus: perché è impraticabile

La sperimentazione durerà 24 settimane, viene spiegato. Intanto, la giornalista e conduttrice televisiva Barbara Palombelli, moglie di Francesco Rutelli, su Facebook si autocandida per essere anche lei una delle volontarie a cui verrà testato il vaccino. “Voglio fare da cavia per il vaccino…Come si fa?”, domanda.

Si tratta di una richiesta che quasi certamente sarà impraticabile: infatti, 90 volontari che in questi giorni sperimenteranno il vaccino sviluppato insieme all’azienda bio-tecnologica italiana Reithera sono stati reclutati su 7mila candidati che a partire dal 10 agosto hanno risposto a una chiamata proponendo la candidatura. La selezione, dunque, è già avvenuta.

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