Coronavirus, discoteche chiuse? Arrivano beach party e feste private

Dopo ferragosto discoteche e locali di aggregazione in cui si balla sono stati sbarrati, ma in Italia sono già spuntate le alternative.

I numeri riguardanti i contagi in Italia non fanno ben sperare. Già ad inizio agosto era stato registrato un lieve aumento dei contagi giornalieri, ma negli ultimi giorni è stata addirittura superata quota 1000. Visto il rischio che il numero di contagi giornalieri potesse aumentare a dismisura era concreto, il governo ha previsto dopo il ferragosto di bloccare i luoghi di maggiore assembramento (le discoteche, i lidi ed i locali in cui si balla) e di obbligare i cittadini ad indossare la mascherina nei luoghi della movida a partire dalle 18:00.

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Nonostante le restrizioni, in questi giorni sono stati numerosi gli episodi in cui i cittadini italiani non le hanno rispettate. Dal 17 agosto, infatti, è vietato andare in discoteca in tutta Italia (misura prima solamente consigliata) senza deroghe regionali. Tuttavia in alcune località, specie in quelle interessate dal turismo, c’è chi ha trovato il modo di aggirare le normativa. Su alcune spiagge sono state create delle feste solamente con il passaparola e delle casse. C’è chi si è dato alle feste private in villa e chi invece spinge le serate evento con i posti a sedere nei tavoli opportunamente distanziati.

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Coronavirus, divieto discoteche: le idee per aggirare il divieto

Creata la legge viene scoperto il modo di aggirarla e così nelle regioni italiane c’è chi cerca e trova modi per continuare a far festa nonostante le raccomandazioni (delle quali non si cura proprio nessuno) e la nuova normativa. Sia a Gallipoli che a Bisceglie lo scorso sabato sono state interrotte dai carabinieri feste in spiaggia (senza alcuna autorizzazione) con migliaia di partecipanti. Nel cremonese ed in altre zone di campagna sono stati interrotti rave party. Poi ci sono state le feste in villa nelle Isole, come quelle interrotte dalle forze dell’ordine a Filicudi e Panarea.

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