Lucio Battisti, il mistero sulla malattia: “Ecco com’è morto”

A distanza di 22 anni dalla scomparsa di Lucio Battisti si continua a discutere sulla vera causa della morte dell’amatissimo artista italiano.

Era il 9 settembre del 1998 quando Lucio Battisti, uno dei nomi più amati della musica italiana (e non solo), si spense all’età di soli 55 anni a Milano. Una morte non solo inaspettata, ma anche – almeno in parte – avvolta nel mistero. Nel corso degli anni sono stati molti i dubbi sollevati soprattutto dai fan del celebre cantante, complice anche certi atteggiamenti opachi della sua famiglia. E il caso non è ancora chiuso.

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La verità sulla prematura morte di Lucio Battisti

Ufficialmente Lucio Battisti è morto a causa di un terribile linfoma maligno che lo aveva colpito al fegato dopo due settimane di ricovero. I media dell’epoca avevano già reso noto che il cantante era affetto da tempo da una malattia renale che lo costringeva a sottoporsi a dialisi. La diagnosi gli sarebbe stata comunicata nel corso di un intervento chirurgico alla colecisti. Eppure, come detto, sono molti i dubbi delle persone che lo hanno seguito a livello artistico.

Nel 1998 Repubblica raccontò di un ultimo aggravamento del cantante era avvenuto nella notte: una telefonata alla moglie e al figlio, quindi la corsa in ospedale. Il cappellano del San Paolo di Milano gli diede l’estrema unzione mentre si trovava, intubato, in terapia intensiva. Dopo dopo di che spirò. Restano tutte da chiarire, però, le ragioni che hanno spinto la vedova Grazia Letizia Veronese a uno strettissimo riserbo sulle circostanze della morte di Battisti e sulla sua eredità artistica.

Tra le tante ipotesi che si sono rincorse negli anni, ricordiamo solo le più “accreditate”, per cui l’artista aveva una patologia renale, una glomerulonefrite, ovvero fu colpito da un improvviso infarto. Secondo alcune fonti, Battisti si sarebbe sottoposto anche a cicli di chemioterapia per sconfiggere il male. Undici giorni prima di spegnersi, avrebbe ricevuto anche un’ultima lettera da parte di Mogol. Sarà (anche) per questo che la famiglia non ha mai voluto affrontare pubblicamente la questione?

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EDS

 

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