Lucio Battisti, chi è la moglie Grazia Letizia Veronese: età, foto e carriera

Grazia Letizia Veronese è stata sicuramente la donna più importante nella vita di Lucio Battisti. Conosciamo più da vicino la paroliera e compositrice vedova dell’indimenticabile cantante.

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L’identikit di Grazia Letizia Veronese

Grazia Letizia Veronese, in arte Velezia, è nata Limbiate (provincia di Monza e della Brianza) il 21 luglio 1943. Cominciò a lavorare come segretaria di Miki Del Prete nel Clan Celentano di Adriano Celentano e conobbe Lucio Battisti il 28 gennaio 1968, dopo essere stata fidanzata con Gian Pieretti, in occasione del Festival di Sanremo, cui Battisti aveva presenziato in qualità di autore del brano La farfalla impazzita. Qualche mese dopo i due si fidanzarono e dalla loro unione il 25 marzo 1973 nacque il figlio Luca. Il 3 settembre 1976 si sposarono con rito civile.

Il rapporto tra Grazia Letizia Veronese e Lucio Battisti non fu solo sentimentale, ma anche professionale. Nel 1982, dopo la separazione artistica tra il cantante e Mogol, fu coautrice dei testi dell’album E già con lo pseudonimo di Velezia (Veronese Letizia Grazia). Stando ai depositi Siae, fu anche co-compositrice delle musiche degli album Don Giovanni (1986) e L’apparenza (1988), ma il fatto che non sia citata tra i riconoscimenti all’interno degli album ha portato a credere che la menzione fosse dovuta solo a motivi pratici di separazione patrimoniale tra i due coniugi.

Nel corso degli anni, Grazia Letizia Veronese è stata oggetto di varie critiche, alle quali però lei non ha mai voluto rispondere: dalle presunte responsabilità nella separazione tra Mogol e Battisti (ragione per cui è stata più volte paragonata alla figura di Yoko Ono), alla condotta protezionistica e restrittiva nei confronti dell’immagine e dell’opera del marito (concretizzatasi nel blocco di iniziative, di cover e di pubblicazioni di cd e dvd). Nel 2006, tra l’altro, la vedova di Lucio Battisti denunciò il Comune di Molteno, organizzatore del festival Un’avventura, le emozioni, in quanto riteneva la manifestazione “mercantile e di bassa qualità” e perciò “non adeguata al livello dell’artista e compromissoria della sua immagine”, chiedendo l’annullamento e un cospicuo risarcimento (ma il tribunale diede ragione al’ente). E sono poi note le querelle con i Dik Dik, più volte formalmente diffidati dall’utilizzare materiale e contenuti riconducibili a Lucio Battisti. Ma la lista dei “divieti” da lei imposti è lunghissima…

D’altro canto, non si può non ricordare che lo stesso Battisti, nell’ultima fase della carriera, scelse di sparire completamente dai media (secondo alcuni, però, fu sempre lei a spingerlo a tale scelta…). Più di recente, nel settembre 2013, Grazia Letizia Veronese è finita al centro di una nuova polemica per aver dato l’ok, insieme al figlio, alla traslazione della salma di Lucio Battisti dal comune di Molteno e alla successiva cremazione: una decisione della quale Mogol si è detto molto dispiaciuto. Nell’ottobre 2013, infine, è circolata la notizia secondo cui la vedova Battisti avrebbe chiesto l’abbattimento della storica cappella di Molteno, ormai rimasta vuota.

EDS

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