Stati Generali, il premier Conte: “Non sprecheremo nemmeno un euro”

Il capo del governo Giuseppe Conte durante gli Stati Generali a Villa Pamphilj ha tracciato la sua roadmap: “Investire su green e bellezza dell’Italia”.

“Non vogliamo sprecare neanche un euro per il rilancio del Paese, non ci accontenteremo di ripristinare una normalità, non vogliamo ripristinare lo status quo ma migliorare il paese”: così ha detto il premier Giuseppe Conte facendo il punto sulla prima giornata di lavoro degli Stati generali dell’economia nella cornice romana di Villa Pamphilj. Moltissimi i temi al centro degli incontri con rappresentanti delle Istituzioni e delle Parti sociali, per un confronto sui progetti di rilancio del Paese. Vediamoli più da vicino.

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Stati Generali cosa sono

Il primo bilancio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Tra i punti più importanti all’ordine del giorno c’è naturalmente il Recocery Fund, per il quale “serve ancora tempo”, parola di Giuseppe Conte. “Se riuscirò a portare a casa il Recovery Fund che prevede ingenti risorse – ha sottolineato il premier – sarà una vittoria” ma per questo “rivolgo ai partiti di opposizione un appello: c’è ancora da lavorare su questo progetto, diano una mano con paesi Visegrad nell’interesse nazionale”.

Guardando in particolare all’Italia, il premier ha indicato come priorità l’investimento nella “bellezza” del Paese: “La scelta di questa location che è apparsa a qualcuno inusuale, del Casino del Bel Respiro del parco di Villa Pamphilj, è proprio un omaggio alla bellezza italiana” ha detto. In quest’ottica, la “modernizzazione del Paese”, la “transizione ecologica” e l'”inclusione sociale, territoriale e di genere” saranno i “tre pilastri” del rilancio dell’Italia.

Sul tavolo, però, c’è anche il caso Giulio Regeni. “Qualsiasi opinione della famiglia Regeni – ha commentato il capo del governo – merita rispetto, e meritano rispetto anche gli sforzi del governo italiano che sono sempre stati incessanti per chiedere l’accertamento della verità nei confronti dell’Egitto”.

La dialettica Italia-Ue

Dopo l’indirizzo di apertura del premier, ha preso la parole la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “L’Europa s’è desta” ha detto in italiano in videocollegamento, per poi soffermarsi sul programma Next Generation Ue. “Un’alleanza tra generazioni, un’opportunità unica per l’Italia”, ha spiegato. “I responsabili politici non sprechino occasione, la Bce farà la sua parte”, ha assicurato invece la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, aggiungendo che “il Recovery Fund raggiungerà il suo pieno potenziale solo se sarà saldamente radicato in riforme strutturali concepite e attuate a livello nazionale”.

Il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha invece rimarcato l’importanza di un uso appropriato delle risorse europee: “In Europa c’è grande fiducia nel governo italiano. Ora i governi sono chiamati ad una maggiore responsabilità dando prova della loro capacità di programmazione. Per molti Paesi questo significa avviare riforme per utilizzare le risorse”. Quindi l’appello al premier: “Caro presidente Conte, bisogna fare in fretta. Tutti gli indicatori ci riferiscono che la crisi colpirà duramente. Servono riforme strutturali e interventi di sostegno diretto alle persone”. Ora si tratta di passare dalle parole ai fatti…

EDS

Giuseppe Conte

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