Felicia Impastato: la vera storia della donna che lottò contro la mafia

La vera storia di Felicia Impastato, la donna che lottò tutta la vita contro la mafia e alla ricerca della verità sulla morte di suo figlio Peppino.

Sono passati ormai più di 15 anni dalla morte di Felicia Bartolotta, vedova Impastato, nata e vissuta a Cinisi e nota per il suo impegno antimafia. Classe 1916, moglie di Luigi Impastato, è mamma di Peppino, un giovane attivista ucciso dalla mafia.

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La donna lottò per ottenere verità e giustizia per suo figlio, morto come noto il 9 maggio 1978, stesso giorno in cui le Brigate Rosse giustiziarono Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, dopo 55 giorni di prigionia.

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La storia di Felicia Impastato, una vita alla ricerca della verità

Giovanni Impastato, fratello di Peppino

Peppino Impastato era il più grande dei figli di Felicia e di Luigi Impastato, piccolo allevatore che la donna aveva sposato nel 1947. Lo stesso Luigi era legato alla mafia e durante il fascismo era stato inviato tre anni al confino con gravi accuse. Inoltre era cognato del capomafia del paese Cesare Manzella, ucciso in un attentato mafioso. Peppino Impastato, nato nel 1948, si ribellò al padre e denunciò quanto accadeva nel suo paese. Dai microfoni di Radio Aut, una delle prime radio libere italiane, inveì contro la mafia e questo suo attivismo gli causò la morte, in un primo momento attribuita a una tragica fatalità. A settembre 1977, qualche mese prima, era morto Luigi Impastato, investito da un’auto in circostanze mai chiarite.

Per la morte di Peppino Impastato, dopo una lunga battaglia legale portata avanti appunto da mamma Felicia e dal fratello Giovanni, insieme a molte associazioni antimafia, si arrivò nel 2002 alla condanna definitiva all’ergastolo per Tano Badalamenti. Due anni dopo, la mamma di Peppino Impastato morì. In seguito alla scomparsa, l’abitazione fu rinominata “Casa memoria Felicia e Peppino Impastato”. La vicenda ha avuto vasta risonanza mediatica: a Felicia Impastato è dedicato il film tv in cui la donna è interpretata da Lunetta Savino. La storia del figlio Peppino ha ispirato il film I cento passi di Marco Tullio Giordana. Diversi sono gli omaggi musicali, tant’è che nel 2008 è uscito in allegato con il quotidiano il manifesto il doppio cd Amore non ne avremo: 26 canzoni per Peppino Impastato, che contiene tra gli altri brani di Marlene Kuntz, Modena City Ramblers, 24 Grana, Carmen Consoli e Marta sui tubi. A cura di Anna Puglisi e Umberto Santino, è uscito nel 2003 La mafia in casa mia, che raccoglie i pensieri di Felicia Bartolotta Impastato.

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