Paolo Borrometi, chi è: età, vita privata, carriera del giornalista antimafia

Paolo Borrometi è un giornalista siciliano noto per le sue inchieste e per essere stato minacciato di morte dalla mafia. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui.

Paolo Borrometi è un affermato giornalista e scrittore italiano, noto sopratutto per le sue inchieste sul malaffare e per essere stato oggetto di ripetute minacce di morte a sfondo mafioso per il suo lavoro di denuncia. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Paolo Borrometi

Paolo Borrometi è nato a Modica (Ragusa) il 1º febbraio 1983. Figlio d’avvocati, è laureato in Giurisprudenza e ha iniziato l’attività giornalistica nel 2010 collaborando con il Giornale di Sicilia, per poi passare all’Agi e a Tv2000. Nel settembre del 2013 ha fondato la testata giornalistica di inchieste online LaSpia.it, la cui attività gli è costata sin da subito svariate minacce da parte della criminalità organizzata ragusana e siracusana. Giornalista pubblicista dal gennaio 2013 e professionista dal gennaio 2017, dal 21 dicembre del 2017 è anche Presidente di Articolo21. E’ editorialista del Tempo, di Articolo 21 (liberi di…) e di Libera Informazione. E il 1° ottobre 2019 è stato nominato vicedirettore dell’Agi.

Tra le sue tante inchieste giornalistiche ricordiamo quella che ha contribuito allo scioglimento del comune di Scicli per infiltrazioni mafiose. Il 16 aprile del 2014 Paolo Borrometi è stato aggredito da alcuni soggetti incappucciati: l’assalto gli ha provocato una grave menomazione alla mobilità della spalla. Dall’agosto dello stesso anno a causa delle continue minacce e dopo l’incendio della porta di casa, vive sotto scorta dei Carabinieri. Proprio a motivo di tali minacce, per proteggere i suoi familiari (e la sua fidanzata, come lui stesso ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera), il giornalista si è trasferito a Roma, dove tuttora vive e lavora.

Il 10 aprile del 2018 è stato reso pubblico un tentativo di attentato di cosa nostra, con particolari agghiaccianti, nei confronti di Paolo Borrometi. In un’ordinanza che ha portato all’arresto di quattro persone si legge che l’attentato doveva essere realizzato dal clan Cappello di Catania su richiesta del clan Giuliano di Pachino. A motivo di tali minacce ha ricevuto espressioni di solidarietà dalle più alte cariche pubbliche e istituzionali e non solo (compresi il Presidente della Repubblica e il Papa).

Per il resto, Paolo Borrometi è stato finalista nel 2018 del “Press Freedom Awards” di Reporters Without Borders (RSF). Fa parte del gruppo stampa della Fondazione Caponnetto e della consulta della Legalità della Cgil nazionale. Tra i tanti riconoscimenti ricordiamo quello probabilmente  più importante: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito il 21 dicembre 2015 l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

EDS

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