Nell’ultima puntata di ‘Chi l’ha visto?’ è stata mandata in onda la registrazione della chiamata al 118, fidanzato di Maria Sestina Arcuri.
Nelle scorse ore si è tenuta l’udienza per il processo sulla morte di Maria Sestina Arcuri. La parrucchiera 26enne di Ronciglione è deceduta lo scorso 4 febbraio dopo una caduta dalle scale. Sin da subito gli investigatori hanno sospettato che la caduta non fosse stata accidentale e che a causarla fosse stato il fidanzato Andrea Landolfi. Tra i due, infatti, c’era un rapporto problematico a causa della gelosia del giovane. La sera prima dell’incidente, inoltre, alcuni testimoni li avevano visti litigare nei pressi di un pub.
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Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, Andrea era talmente geloso da aver obbligato Maria a lasciare il lavoro e la ragazza si era stancata di quell’atteggiamento opprimente. Uno dei suoi amici ha anche rivelato che la parrucchiera aveva intenzione di lasciarlo e che quando Andrea lo ha saputo gli avrebbe detto: “Salutala che è l’ultima volta che la vedi”. L’ipotesi dell’accusa dunque è che il giovane l’abbia spinta al culmine dell’ennesima lite.
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Morte Maria Sestina Arcuri, il fidanzato ha chiamato i soccorsi in ritardo?
Nell’ultima puntata di ‘Chi l’ha visto?‘ è stata mandata in onda parte della registrazione della chiamata effettuata da Andrea al 118. Il giovane parla di un incidente, ma la sua spiegazione dell’accaduto è confusa: “La mia compagna è caduta dalle scale. Stavamo sulla scala a chioccola. Ha perso i sensi. Ha rigettato. Ho provato a portarla… Parla, ma dice cose così. Non lo so, è cascata. Io per attutirla ho sbattuto il bacino. Sto con mio figlio. Ma io ho sbattuto sulla testa. Dietro, vicino al camino. Lei ha perso il sangue dal naso e dalle orecchie. Io so’ preoccupato, perché non me risponde. Io che debbo fa? Aiutateme, ve prego. Non me risponde, mi dice i numeri… La scala a chiocciola tutta l’abbiamo fatta, perché si è sbilanciata. Stavamo parlando, io stavo sulle punte. Stavamo giocando, scherzando. Io me so’ sbilanciato, lei si è retta su di me e io pe’ attutirla… Però purtroppo lei la botta l’ha presa e io la botta l’ho presa più forte”. La confusione potrebbe essere dovuta alla situazione, ma ciò che non convince è che il ragazzo abbia deciso di chiedere aiuto solo 4 ore dopo la caduta.