Processo Sacchi, nuovi sms agli atti: “Luca sapeva della droga”

Secondo quanto emerge dai nuovi sms depositati agli atti del Processo Sacchi, Luca sarebbe stato a conoscenza dello scambio e della droga.

Il processo per l’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer ucciso lo scorso 23 ottobre davanti ad un pub all’Appio Latino, si è aperto con un colpo di scena: la vittima sarebbe stata a conoscenza dello scambio di droga. Già dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori si era compreso che l’incontro tra Anastasiya, Giovanni Princi e gli assassini di Luca non era stato casuale. I ragazzi avevano preso accordi per una compravendita di droga e gli spacciatori avevano pensato di potersi prendere facilmente i soldi senza consegnare la droga. Questo intento ha portato all’aggressione della coppia di fidanzati e alla morte di Luca.

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Per un simile scambio è logico pensare che ci fossero stati precedenti contatti e che si stesse lavorando da giorni alla definizione di cifre e luogo dello scambio. Proprio a scopo organizzativo è stata interpretata la visita che Anastasiya Kilemnyk (imputata per droga e parte civile nel processo per omicidio) e la vittima hanno fatto il 18 ottobre a Casal Monastero, zona in cui abitano di due assassini di Luca. I loro cellulari si sono agganciati alla zona intorno alle 16 e quel giorno i fidanzati si sono scambiati dei messaggi che sembrano dimostrare che i due fossero d’accordo. Luca infatti le ha scritto: “Amo’, novità? Amo’ attieniti ai piani”; la ragazza risponde in maniera sfuggente: “Ci vediamo dopo” e Luca aggiunge: “Spero tu faccia come mi hai detto se no ti meno, se scopro che hai fatto le cose senza di me”.

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Processo Sacchi: i due fidanzati volevano andare a vivere insieme

Sul perché i due fidanzati, entrambi senza precedenti penali, volessero entrare a far parte di un simile giro, si pensa che cercassero del denaro per poter andare a vivere insieme. Da tempo, infatti, la ragazza ucraina spingeva per una convivenza ed in assenza di possibilità economica per prendersi una casa da sola, aveva accettato di andare a vivere con Giovanni Princi e la fidanzata. Una decisione che Luca non approvava: “Penso che io e te non siamo come loro. Loro sono come dire più randagi rispetto a noi”, le scriveva il 6 settembre “Noi possiamo avere una vita molto più tranquilla per le carte che abbiamo. Loro non hanno la nostra situazione, secondo me. Lavorarci sì, ma viverci insieme come una piccola famiglia no. Lui è uno spacciatore di discreto livello e la polizia è il problema minore. Per lui noi siamo super puliti. E non capisco perché tu vuoi andarci a vivere”.

Anastasiya risponde ai suoi dubbi, spiegando che la sua situazione familiare la spinge a cercare di andare via da casa ad ogni costo: “Amore, io se sto a casa mia, lascia sta che tantissimo sono stata da te, anzi sempre negli ultimi tempi, io un altro anno a casa con loro in questo spazio minuscolo mi vergognerei, devo ancora a 26 anni rientrare in silenzio a casa e non potermi lavare bene perché sennò sveglio qualcuno. Lu’, non è che ero diversa, è che se tu mi avessi detto di andare a vivere insieme io e te ci andavamo già due anni fa per me, ma io sto sempre qua a spera’ che qualche amica mia me lo proponga ma te ne rendi conto? (…) Sono solo stufa amo”.

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