Riaperture 18 maggio | Pregliasco | “Nuovi contagi ma saremo pronti”

Il virologo Fabrizio Pregliasco sulle riaperture 18 maggio mostra un cauto ottimismo, anche se ricorda: “Nuovi contagi inevitabili”.

riaperture 18 maggio
Pregliasco parla di riaperture 18 maggio Foto dal web

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano nonché elemento di rilievo dell’Irccs ‘Galeazzi’ di Milano, del quale ricopre il ruolo di direttore sanitario, parla delle riaperture del 18 maggio che caratterizzeranno la Fase 2 già iniziata ad inizio mese.

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“Ci saranno degli effetti sia positivi che negativi, ed in particolare dovremo fare attenzione a quest’ultimi”. Tra i lati buoni figura la ripresa delle attività commerciali, che apporteranno dei benefici anche per quanto riguarda l’aspetto sociale. “Purtroppo abbiamo visto delle ripercussioni anche gravi nella vita di molti. Storicamente è sempre stato così, già nei secoli scorsi con la peste”. Ora Pregliasco sottolinea la necessità di ripartire con il rischio calcolato che i contagi possano risalire. “Dobbiamo mettere in conto che dei nuovi contagi ci saranno. Così come anche dei nuovi decessi”.

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Riaperture 18 maggio, Pregliasco: “Arriveranno nuovi contagi ma stavolta saremo pronti”

Per evitare il più possibile il peggio servirà prevenire i nuovi focolai e fare ricorso sull’esperienza acquisita da febbraio in avanti. Una nuova ondata non lascerà spiazzati. “Adesso conosciamo quanto basta per farci trovare pronti e queste riaperture del 18 maggio faranno da test”, dice Pregliasco. Occorrerà ancora mostrare senso di responsabilità, indossando le mascherine e rispettando il distanziamento sociale. Nel frattempo il servizio sanitario risulta potenziato ed è già da settimane al di fuori dell’emergenza vissuta ad inizio primavera. Ma ora la gente andrà ai bar e nei ristoranti? Per Pregliasco “è importante riprendere le nostre vecchie abitudini, ma sempre facendo attenzione. Andare al bar non vuol dire che il virus sia sparito, anzi. Dobbiamo comunque essere ottimisti anche per capire l’efficacia delle contromisure prese”.

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