Cura al plasma salva Luigi, la moglie: “Con una sacca è uscito dal coma”

Barbara ha raccontato ad ‘Ansa’ come il marito Luigi sia guarito dal Covid-19 grazie alla terapia al plasma testata a Pavia e Mantova.

La guarigione di Luigi è una di quelle storie che fanno bene al cuore e inducono ad avere speranza. L’uomo, residente a Bergamo, si è ammalato dopo aver contratto il Sars Cov 2 e le sue condizioni erano gravissime. In coma da giorni, i medici hanno detto alla moglie che il marito aveva poche chance di sopravvivere. Lei, avendo sentito dei risultati ottenuti a Pavia e Mantova con il plasma iperimmune, si è messa in contatto con un medico per cercare di fare ammettere il marito nella sperimentazione.

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Le condizioni di Luigi (trasferito nel frattempo nel mantovano), però, erano troppo gravi, dunque l’uomo non rientrava nei parametri della sperimentazione. Barbara, la moglie, non si è arresa ed ha scritto al Presidente della Repubblica Mattarella: “Mio marito praticamente era in fin di vita ed io ero disperata. Non sapendo che pesci pigliare… Mi sono rivolta a loro”. Il Capo dello Stato si è attivato subito ed ha scritto alla Prefettura di Mantova chiedendo se non ci fosse un modo per aiutare l’uomo. La richiesta è stata girata all’azienda sanitaria.

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Luigi guarisce dopo la prima sacca di Plasma

L’equipe che si occupa della sperimentazione nel mantovano e il comitato etico decidono di procedere alla terapia compassionevole. I risultati sull’uomo sono quasi immediati: 48 ore dopo la prima trasfusione si risveglia dal coma. Le cose, spiega Barbara, sono andate ancora meglio con le successive trasfusioni: “Dopo la seconda e la terza sacca è stata tolta la criticità, adesso non ha bisogno nemmeno dell’ossigeno”.

Il risultato eccezionale della cura con il plasma superimmune dei guariti su Luigi è stato commentato anche da Giuseppe De Donno, primario di pneumatologia a Mantova e pioniere della ricerca sul plasma iperimmune. Secondo il medico, infatti, la storia di quest’uomo è la dimostrazione che bisogna avere sempre molta cautela nel negare una cura.

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