Conte diretta | “Agiamo per il bene dell’Italia su basi scientifiche”

Parla il premier Conte in diretta dalla Camera dei Deputati, fornendo una importante informativa sulla situazione attuale e quella futura.

Il premier Giuseppe Conte in diretta dalla Camera dei Deputati parla in merito alle azioni intraprese dal Governo in vista della Fase 2 Coronavirus.

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“Il governo ha sempre compreso la gravità del momento e proprio per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata: c’è stato accurato bilanciamento di tutti gli interessi e i valori coinvolti, buona parte dei quali di rango costituzionale. Il governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confronto con il Cts” in modo da seguire “un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni”. Il primo ministro pone l’accento anche sulla importanza di ascoltare il parere degli esperti del comitato tecnico e scientifico che fornisce una consulenza costante al Governo sul da farsi.

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Conte diretta: “Le scelte intraprese avvengono su base scientifica per il bene degli italiani”

Nella sua informativa alla Camera, il premier rimarca infatti come “la conoscenza ha salde basi scientifiche. È imperativo categorico per un governo che deve proteggere la vita dei cittadini porre a fondamento delle proprie decisioni non già la libere opinioni che si susseguono ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico. Quello messo in campo è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio”.

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L’importanza di tenere il tasso di contagio lontano dal valore 1

Nel corso della sua diretta, Conte parla anche del tasso di contagio R0. “È fondamentale tenerlo il più lontano possibile dall’1, che vorrebbe dire intasare di nuovo i reparti di terapia intensiva entro la fine del 2020. Il comitato tecnico-scientifico ci ha informato sul fatto che ci sia un rischio elevato di aumento dei contagi dopo la ripresa programmata al 4 maggio”.

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“Non possiamo garantire subito un ritorno alla normalità”

“Dobbiamo impedire che gli sforzi compiuti vengano vanificati, siamo in una fase delicata. E l’atteggiamento ondivago che va dal ‘chiudiamo tutto’ al ‘riapriamo tutto’ è nocivo. Il 4 maggio rappresenterà il primo passo per ricondurre l’Italia sulla strada che porta alla conquista di una vita serena. Non ci siamo liberati col virus, il Covid c’è ancora e dobbiamo conviverci. Ci troviamo ancora all’interno della pandemia, non ne siamo usciti. Per questo serve prudenza. A costo di apparire impopolare, lo dirò in modo chiaro: il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità”.

 

“Questo piano persegue l’interesse generale anche con misure impopolari, non è un programma elettorale destinato a raccogliere il consenso. Dal primo giorno abbiamo avuto ben chiaro la tutela della salute. Con il ritorno al lavoro ci saranno nuove occasioni di contagio, mentre per la scuola puntiamo ad un effetto contenitivo massimo. Se si riaprissero simultaneamente le scuole e si facesse tornare tutti al lavoro, si darebbe impulso alla crescita dei contagi. Per questo abbiamo scelto di allentare le misure che bloccavano diverse filiere produttive dal 4 maggio.

Al via migliaia di test sieriologici

L’intervento prosegue. “Nel mese di maggio si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive in caso di nuova crescita dei contagi. Misure che potranno essere mirate su specifici territori. Al termine delle due settimane (previste dal Dpcm del 4 maggio, n.d.r.) avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. E se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona”.

“Il Ministero della Salute emanerà a breve un apposito provvedimento”

“Nelle prossime ore il ministro della Salute emanerà un provvedimento per definire criteri e specifiche soglie di allarme per una valutazione accurata della tendenza al contagio in ciascuna area del Paese. Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”.

 

Conte diretta
Giuseppe Conte diretta dalla Camera Foto dal web
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