Coronavirus, possibile legame con la Sindrome di Kawasaki: “Bimbi colpiti”

Potrebbe esserci un nesso tra il Coronavirus e la Sindrome di Kawasaki, secondo quanto rivelato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) fa sapere che è in corso una serie di accertamenti per capire se vi sia una correlazione tra il Coronavirus e la Sindrome di Kawasaki, una rara infiammazione dei vasi sanguigni che colpisce i bambini tra i 5 e i 10 anni e la cui causa scatenante è tuttora ignota. Tra i primi a dare l’allarme i medici dell’ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo che, dopo aver notato un anomalo incremento dei casi durante la pandemia, hanno ipotizzato un nesso con i sintomi del Covid-19.

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bambina morta Coronavirus

L’ombra del Coronavirus sui pazienti più piccoli

“Sappiamo del piccolo numero di bambini che hanno subito una risposta infiammatoria simile alla Sindrome di Kawasaki – ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Oms, in conferenza stampa a Ginevra -. È successo in uno o due Paesi ed è una condizione molto rara. Ma stiamo esaminando la situazione insieme al nostro network di clinici”.

Dall’Organizzazione assicurano che l’eventuale correlazione è allo studio di esperti da tutto il mondo “che si riuniscono una volta a settimana e che stanno cercando di capire meglio come questa infezione colpisca il corpo”. E ribadiscono: “Sappiamo di questi casi e stiamo cercando di continuare a raccogliere dati. Le recenti descrizioni di sindrome infiammatoria simile alla malattia di Kawasaki sembrano essere molto rare, ma il network sta studiando i dati per capire meglio cosa sta succedendo e come affrontarlo”. Il capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Agenzia Onu, Mike Ryan, ha però anche voluto rassicurare i genitori dei bambini nella fascia d’età più colpita ricordando “che la maggioranza dei bambini colpiti da Covid-19 ha sintomi lievi e guarisce”.

EDS

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