Coronavirus, il governo avverte gli evasori: “Ecco cosa faremo dopo la crisi”

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri esclude il ricorso a “misure lacrime e sangue” una volta usciti dall’emergenza sanitaria, politica e sociale, puntando i riflettori su chi non paga le tasse.

“Per riportare su un sentiero di discesa deficit e debito dopo la crisi non serviranno misure lacrime e sangue ma una seria lotta all’evasione”: così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione alla Camera sul Def, tratteggia il futuro che ci aspetta dopo l’emergenza coronavirus. “La politica di bilancio sarà espansiva sia nel 2020 sia nel 2021 – ha aggiunto il titolare del Tesoro -. Negli anni successivi dovremo ridurre il deficit e il rapporto debito/Pil”.

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Il piano per il dopo coronavirus

Per affrontare l’emergenza coronavirus il Governo ha messo a punto “una manovra espansiva poderosa, di entità mai raggiunta dal dopoguerra a oggi”, ma che comunque “non mette a repentaglio la sostenibilità della finanza pubblica anzi è condizione per il suo rafforzamento” ha sottolineato il ministro Gualtieri, ricordando che, compreso il decreto in via di emanazione, “lo scostamento è di circa 75 miliardi aggiuntivi per il solo 2020 in termini di indebitamento netto e 180 miliardi di stanziamento di bilancio”. Si tratta di cifre imponenti “ma necessarie per proseguire e rafforzare il sostegno all’economia, alle famiglie e alle imprese, già avviato con i precedenti provvedimenti”.

Secondo il titolare di via XX Settembre, “la politica economica sarà espansiva sia nel 2020 che nel 2021, negli anni successivi sarà necessario ridurre il debito e il rapporto debito/Pil ma i risultati conseguiti nel 2019 dimostrano che non è necessario imporre misure lacrime e sangue ma si può continuare a lavorare per fare crescere il gettito fiscale a parità di aliquote attraverso una seria politica di contrasto all’evasione supportata da innovazione, organizzazione e risorse umane qualificanti”. Con il prossimo decreto, annunciato in conclusione, arriverà “un nuovo strumento temporaneo per nuclei familiari che non hanno reddito, pensioni o sostegni pubblici”.

EDS

 

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