Trovata viva in ospedale dopo un mese: era stata dichiarata morta per il Coronavirus

Trovata viva in ospedale dopo un mese: era stata dichiarata morta per il Coronavirus. Le ceneri della donna erano state recapitate alla famiglia a seguito del suo decesso.
Trovata viva

La famiglia della donna aveva ricevuto, a causa del Coronavirus, la notizia del suo decesso il mese scorso. E insieme a questa anche le sue ceneri. Alba Maruri invece era viva, e si trovava in ospedale.

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Trovata viva dopo un mese: era stata dichiarata morta per il Coronavirus

E’ stata trovata viva in ospedale, Alba Maruri, 74 anni. Dopo che il suo decesso era stato dichiarato un mese fa alla sua famiglia, la quale aveva ricevuto anche le sue ceneri. Probabilmente si è trattato di uno scambio di identità.

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In questo periodo, a causa della malattia, la signora era rimasta in coma per tre settimane. Nel momento in cui si è svegliata dallo stato nel quale versava, ha chiesto immediatamente di poter telefonare a sua sorella. Ed è stato così che la famiglia di Alba ha appreso la notizia che la donna era ancora viva. La vicenda è avvenuta in Ecuador. L’ospedale ha rivolto le proprie scuse alla famiglia di Alba, parlando di uno scambio di persona. Anche se ancora resta da chiarire a chi appartengano le ceneri che i familiari della donna hanno custodito per tanto tempo in casa propria.

La 74enne vive a Guayaquil, che in Ecuador è la città epicentro del contagio. La signora era stata ricoverata in mese scorso accusando i sintomi tipici della malattia. Il 27 di marzo i suoi familiari avevano ricevuto la notizia della sua morte. A compiere il riconoscimento del cadavere era stato allora il nipote, che aveva visto il corpo della donna da lontano a causa delle misure di sicurezza adottate per via dell’epidemia. A riconoscimento avvenuto, il corpo era stato quindi cremato e le ceneri recapitate alla famiglia.

Quando però Alba si è svegliata, ha fornito ai medici tutte le informazioni utili su di sé e sulla propria famiglia ed è stato così possibile il ricongiungimento con i propri cari. Ora la famiglia della donna chiede all’ospedale il risarcimento per il danno subito e la restituzione delle spese per la cremazione.
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