Il governo brasiliano sta nascondendo il vero numero di contagi da coronavirus?

I contagi da coronavirus in Brasile aumentano giorno dopo giorno, in quanto lo stesso presidente del paese, Jair Bolsonaro, non ha ancora compreso la gravità della situazione.

Secondo quanto riportato dal Washington Post, in Brasile si esegue il tampone 12 volte in meno rispetto all’Iran. Confrontandolo con gli Stati Uniti, la proporzione è inferiore di 32 volte.

Sono in molti coloro che dovrebbero essere testati ma che sono invece stati abbandonati a se stessi. Medici, pazienti ospedalizzati, per non parlare degli abitanti delle favelas (e non solo) che vengono lasciati morire nelle loro case senza effettuare alcun tampone.

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Qual è il vero numero di contagi in Brasile?

numeri contagi in Brasile: qual'è la verità?

Secondo il quotidiano brasiliano Jornal de Brasilia, nelle ultime 24 ore in Brasile sono stati registrati 357 decessi. Il numero delle vittime sale dunque a 3.670 decessi per coronavirus. Dall’inizio della pandemia il paese registra in totale 52.995 contagi.

Secondo i ricercatori dell’Università Federale dello stato di Minas Gerais, il Brasile conta 8 volte più casi di coronavirus rispetto ai numeri ufficiali. Invece, secondo un team di ricerca dell’università di San Paolo, il Brasile già conterebbe con 711.000 contagi.

Secondo le statistiche del governo brasiliano, quest’anno sono state ricoverate circa 37.000 persone per problemi respiratori, ovvero quattro volte il numero registrato l’anno scorso. Per cui, siccome non sono stati effettuati tamponi su più della metà dei pazienti in questione, le morti che si registrano tra loro non vengono considerate per coronavirus.

Il nuovo ministro della salute, Nelson Teich, afferma che il governo è in procinto di acquistare 46 milioni di test. In ogni caso, il numero dei test appena citati, sarebbero sufficienti per poco più di un quinto dell’intera popolazione brasiliana.

Incertezza, fragilità e disorganizzazione del Brasile

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Jair Bolsonaro non rispetta il distanziamento sociale

Mentre il covid-19 avanza nel paese, il presidente Jair Bolsonaro chiede di mettere fine alla quarantena e Teich afferma che il Governo sta già studiando misure per allentare il distanziamento sociale.

Secondo quanto riportato dalla rivista brasiliana Exame, il Governo Federale non ha le basi per iniziare a progettare la nuova strategia di risposta alla malattia, in quanto il tasso di occupazione dei letti e i test diagnostici in ogni Stato e nel Distretto Federale non sono stati ancora confermati.

All’inizio del mese il Ministero ha stabilito che i gestori delle strutture sanitarie pubbliche e private dell’intero paese devono comunicare il numero di posti letto e l’occupazione degli stessi. Chi non comunicherà i dati richiesti rischia una pena per gravi infrazioni sanitarie.

Tuttavia, alcuni Stati non hanno ancora inviato le informazioni richieste. L’idea era di aver già diffuso i dati, in modo da iniziare il cosiddetto “censimento degli ospedali“. Fino a quando tutti gli Stati non collaboreranno, non si potrà iniziare la nuova strategia di risposta alla malattia.

I medici e scienziati brasiliani aspettano il peggio: secondo le previsioni, nelle prossime settimane le file negli ospedali e nei cimiteri saranno interminabili.
Gli esperti temono che non si scoprirà mai la reale gravità dell’emergenza coronavirus del Brasile.

 

Dalla nostra inviata in Brasile Lucia Schettino

 

 

 

 

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