Tamponi per il Coronavirus a pagamento: “Al San Raffaele costano 120 euro”

Dal Pd viene denunciata la vendita a privati di tamponi per il test sul Coronavirus negli ospedali di Milano, mentre mancherebbero quelli per sanitari e malati.

Ancora oggi giungono lamentele dalla Regione Lombardia sul numero di pazienti e sanitari sottoposti al test per il Coronavirus. Pare infatti, che il numero di tamponi disponibili sia insufficiente per poterli fare a tutti. Nel frattempo, però, sembrerebbe che alcuni ospedali di Milano abbiano già aperto alla possibilità di far acquistare a privati e aziende i tamponi necessari per scoprire se si è o meno positivi.

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A denunciare quello che appare un evidente controsenso è stato Samuele Astuti del PD: “Mentre l’assessore Gallera ci dice che non si possono aumentare i tamponi perché mancherebbero i reagenti, veniamo a sapere che ci sono laboratori che li offrono privatamente per cifre molto variabili. Il San Raffaele, per esempio, li fornisce per un costo intorno ai 120 euro, altri al doppio”.

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Tamponi a pagamento a Milano? Astuti: “Un far west”

Appare assurdo che si possa acquistare il tampone quando ci sono medici, infermieri e pazienti con sintomi anche gravi a cui viene negata la possibilità di essere sottoposti al tampone. Lo sottolinea in maniera decisa proprio Astuti del Pd che chiede risposte a Gallera: “un far west senza regole – dice a ‘Repubblica‘ – Ma secondo quanto detto da Gallera oggi (ieri, ndr), questo non è possibile, cioè non si possono fare tamponi a privati a pagamento. Com’è possibile che questo avvenga? È forse stata una scelta quella di limitare il numero dei tamponi? La Regione deve spiegare ai lombardi che cosa sta succedendo. Soprattutto, è fondamentale che la Regione faccia quanto è in suo potere per aumentare il più possibile il numero di tamponi analizzati dal servizio sanitario regionale, perché in altro modo non si può pensare di avviare la fase 2″.

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