Kruger Park chiuso per il Coronavirus, i leoni s’appropriano della strada

Con i turisti esclusi dal Kruger Park a causa del Coronavirus, i leoni sudafricani ne hanno guadagnato in serenità ed hanno occupato le strade.

Già in Italia ci siamo resi conto che il lockdown e l’assenza di caos generato da lavoratori, studenti e turisti ha favorito il ritorno degli animali nelle vicinanze delle città. L’inquinamento (anche acustico) generato dalla vita cittadina, infatti, ha spinto le altre specie ad allontanarsi dai centri urbani alla ricerca di zone più tranquille. Con le città chiuse, quindi, gli animali osano spingersi sino alle porte delle città.

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Abbiamo dunque assistito alle anatre che nuotavano serene per i canali di Venezia, in un’acqua talmente limpida da far pensare che quelle immagini provenissero da Amsterdam. Abbiamo assistito ai Cigni che nuotavano per i Navigli e ai delfini che giocavano a pochi passi dal porto di Cagliari. Scene che in altri tempi è davvero impossibile vedere.

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I Leoni s’appropriano delle strade nella riserva sudafricana in lockdown

L’ennesima riprova che gli animali estendono le proprie zone d’occupazione in assenza dell’uomo viene dal Sud Africa. Nel Paese africano, infatti, è stato imposto un severo lockdown per impedire l’ulteriore diffusione del virus. Dunque anche la famosissima riserva naturale del Kruger Park (una delle più grandi di tutto il continente) è stata chiusa ai turisti. Sono bastati pochi giorni ai leoni per rendersi conto dell’assenza dell’uomo e muoversi in zone solitamente trafficatissime.

I possenti felini sono giunti sino alle strade e vi si sono sdraiati alla ricerca di un po’ d’ombra utile a dormire. La conquista delle strade è stata immortalata da uno dei ranger del parco. Lo stesso ha dichiarato: “Di solito questi leoni vivono nel Kempiana Contractual Park, un’area del Parco che i turisti non possono visitare”.

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