Nell’ambito dei controlli Coronavirus, la Polizia Locale ferma un uomo dall’aspetto sospetto. Tutta colpa dei suoi capelli. E scatta la doppia sanzione.
Quell’acconciatura fin troppo fresca ed impeccabile ha destato sospetti negli agenti che stavano eseguendo i soliti controlli nel pieno dell’emergenza Coronavirus.
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Una prassi che va avanti ormai da quasi un mese e mezzo. Ma la Polizia Locale di Rovellasca, piccolo comune della provincia di Como, ci ha visto giusto. L’uomo che gli agenti avevano fermato presentava un look molto ordinato, fin troppo per qualcuno costretto a stare chiuso in casa da settimane. Capelli ben tagliati ed ordinati e probabilmente anche il profumo tipico di un taglio appena fatto. Alla fine l’uomo sottoposto a controlli per via della situazione Coronavirus ha ammesso che dal barbiere c’era appena stato. Portando così all’emergere di un secondo reato, oltre al suo.
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Controlli Coronavirus, il cliente ammette: “Sono stato dal barbiere”. Multati entrambi
Lui è stato multato per avere contravvenuto al decreto presidenziale di rispettare la quarantena. Situazione che consente di uscire di casa solamente a causa di motivazioni strettamente urgenti o necessarie. E di certo una visita dal barbiere non lo è. Lo stesso barbiere ha ricevuto una denuncia per avere proseguito nella sua attività, non curante dei divieti in corso. I saloni di bellezza così come gli altri negozi e botteghe che presuppongono il contatto ravvicinato tra le persone rappresentano un potenziale pericolo per la diffusione del virus. Quindi ecco la multa sia per il cliente che per il barbiere. Quest’ultimo – cittadino italiano di 50 anni – ha visto anche il proprio nome segnalato alla Prefettura di Como.
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