“Coronavirus, isteria di massa”, musicista morto per il virus

Morto a causa della malattia il musicista della Virginia che criticò il Coronavirus, bollando quanto stava accadendo come “isteria di massa”.

(Facebook)

Un pastore della Virginia e musicista blues secondo il quale c’è una presunta ‘”isteria di massa” che circonda la pandemia di Coronavirus è morto a causa della malattia. Landon Spradlin, di Gretna – una cittadina a metà strada tra Lynchburg e Danville – iniziò a sentirsi male mentre si trovava a New Orleans.

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Qui si era recato in occasione delle celebrazioni del Mardi Gras, secondo la BBC. Un mese dopo, Spradlin – che era anche un musicista esperto inserito nella Blues Hall of Fame nel 2016 – è morto.

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La morte del musicista che definì isteria di massa la paura del Coronavirus

“La sua missione era quella di andare in pub, club e bar, suonare il blues e connettersi con i musicisti e dire loro che Gesù li amava”, ha detto la figlia Jesse Spradlin, 28 anni, alla BBC. Poi ha aggiunto che “il Mardi Gras è come Times Square a New York durante la notte di San Silvestro. È un mare di persone che bevono e fanno festa”. Il pastore era risultato negativo al primo tampone che venne effettuato a New Orleans.

Mentre combatteva contro i sintomi, ha condiviso un meme controverso il 13 marzo, confrontando i decessi per coronavirus con i decessi per influenza suina. Denunciava la reazione pubblica alla pandemia come “isteria di massa” e suggerì che i media stavano usando il virus per colpire Donald Trump. Successivamente, il pastore ha affermato di ritenere che il Coronavirus “sia un vero problema, ma credo che i media stiano pompando paura e facendo più male che bene”. Un altro figlio dell’uomo ha sostenuto: “Non pensava che fosse una bufala, sapeva che era un vero virus. Ma ha pubblicato quel post perché era frustrato dal fatto che i media stessero propagando la paura come principale modalità di comunicazione”.

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