Calogero Rizzuto, morto per Coronavirus: il suo decesso diventa un caso e finisce anche a ‘Report’, l’accusa è che il “tampone venne fatto in ritardo”.
Il 23 marzo, è morto Calogero Rizzuto, Direttore del Parco Archeologico di Siracusa, vittima illustre del Coronavirus in Sicilia. Era ricoverato dal 12 marzo e il suo decesso ha fatto molto discutere.
Leggi anche –> Calogero Rizzuto: chi era l’architetto siciliano morto di Coronavirus
Nei primi giorni di febbre gli viene negato il tampone, intanto si contagiano altri colleghi. I ritardi rispetto alla diagnosi sono al centro di un’inchiesta della trasmissione di Raitre, ‘Report’, che da qualche settimana si sta occupando di Coronavirus.
Leggi anche –> Lutto nel mondo del cinema: Jay Benedict muore per il Coronavirus
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Il caso della morte per Coronavirus di Calogero Rizzuto
Ricoverato il 12 marzo all’Umberto I di Siracusa – primo caso di Coronavirus in città – l’architetto era stato subito trasferito al reparto di Terapia intensiva. Sembrava stesse meglio ma subentrarono delle complicazioni e il decesso avvenne il 23 marzo, 11 giorni dopo il ricovero. La stampa locale parlò subito di un caso di malasanità e incompetenza.
Ora ‘Report’, trasmissione televisiva, condotta da Sigfrido Ranucci, prova a far luce su quanto avvenuto. Il 65enne Calogero Rizzuto avrebbe contratto il virus durante l’incontro con una delegazione coreana a Firenze. Avrebbe aspettato nove giorni per avere un tampone, secondo quanto accusa chi ha potuto seguire la vicenda. Quali sono le misure di contenimento e prevenzione prese dalle istituzioni, si chiede oggi Report.