Dopo l’ormai famosa circolare sulle “passeggiate” del Viminale la Lombardia registra un aumento degli spostamenti rispetto ai giorni scorsi.
I timori del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e del Governatore della Lombardia Attilio Fontana si sono purtroppo avverati: dati alla mano, ieri molte più persone sono uscite di casa rispetto ai giorni precedenti. Colpa, secondo loro e non solo, dell’ormai famosa circolare del Governo che, con l’intenzione di chiarire i termini del Dpcm sulle “camminate” con figli al seguito, ha evidentemente mandato in confusione i cittadini alle prese con l’emergenza Coronavirus.
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I numeri raccolti e analizzati dalla Regione Lombardia
Il dato sugli spostamenti in Lombardia è frutto dei numeri che quotidianamente vengono raccolti e analizzati dalla Regione che, in collaborazione con le compagnie telefoniche, ha attivato un apposito sistema di monitoraggio. Nel dettaglio, gli spostamenti della giornata di mercoledì sono superiori di oltre 1 punto percentuale rispetto agli altri giorni dell’ultima settimana: 37 per cento contro un 36 scarso (ovvero decine di migliaia di persone in più in giro). L’incremento si è peraltro registrato negli orari non lavorativi, il che avvalora la tesi di Sala e Fontana.
Questi ultimi hanno subito preso le distanze dalla circolare del Viminale, ribadendo che in Lombardia le regole non sarebbero cambiate e nessuna passeggiata (a parte quelle comprovate da esigenze di salute e necessità) sarebbe stata autorizzata. Ora che il trend dei contagi si va consolidando e si attende la discesa, abbassare la guardia sarebbe un errore fatale. Anche per questo la Lombardia continua a investire sui controlli delle forze dell’ordine: nelle scorse ore è stato stanziato un fondo di 464mila euro a favore delle Polizie locali impegnate nelle operazioni di verifica e controllo.
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EDS