Stati Uniti, i contagi superano quelli dell’Italia: 85.991 casi e 1.178 morti

La diffusione del Coronavirus negli Stati Uniti comincia a preoccupare: superati i contagi italiani. Trump contatta la Cina per contrastare la pandemia.

Come suggeriva la curva di diffusione dei contagi pubblicata un paio di giorni fa dal ‘Financial Times‘, la situazione negli Stati Uniti è peggiorata rapidamente. Il bilancio di ieri, pubblicato dal ‘New York Times‘, parla di 85.991 casi (più dell’Italia e della Cina), il che significa che gli Usa sono il Paese con il maggior numero di contagi nel mondo. Vanno prese contromisure rapide e rigide per evitare che il contagio si diffonda in maniera esponenziale, motivo per cui il Presidente Trump ha chiesto aiuto alla Cina.

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A darne notizia tramite il proprio account Twitter è lo stesso leader del Paese americano: “Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi della Cina. Discusso in dettaglio il CoronaVirus che sta devastando gran parte del nostro Pianeta“. Cina e Usa, dunque, dovrebbero unirsi nella lotta al contrasto della pandemia che sta mettendo in ginocchio l’economia e la popolazione mondiale. Da tale accordo, con ogni probabilità, ne scaturirà un altro di natura economica commerciale che cambierà i rapporti tra le due nazioni.

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Stati Uniti: preoccupano New York e New Orleans

Nelle scorse ore lo stato della Florida ha approvato un coprifuoco per i cittadini che sarà in atto dalle ore 22 alle ore 5. In questa fascia oraria non si potrà uscire di casa, a meno che non si stia tornando dal lavoro o per emergenze sanitarie. I focolai negli Usa sono tanti, ma quelli che preoccupano maggiormente sono quello di New York e quello di New Orleans.

Per quanto riguarda la “Grande Mela”, il sindaco Bill de Blasio ha annunciato ieri che circa la metà dei newyorchesi (4 milioni di persone), potrebbero contrarre il Coronavirus entro la fine dell’emergenza. Il primo cittadino si rende conto che è un annuncio scioccante, ma dice: “E’ plausibile  ed è molto preoccupante, ma dobbiamo iniziare a dire la verità”. L’assessore alla sanità della città simbolo degli Usa ha poi aggiunto che si potrà assistere ad un rallentamento del contagio verso settembre.

Preoccupa, come detto, anche la situazione della Lousiana. Lo stato americano ha già registrato 1.800 casi, dei quali 800 solo a New Orleans. Secondo uno studio riportato dal ‘New York Times’, la curva dei contagi è simile a quella di Italia e Spagna, il che può voler dire che nei prossimi giorni aumenteranno a dismisura. Si sospetta che la crisi nella città del sud sia stata accelerata dalla tradizionale festa di Carnevale che si tiene da quelle parti.

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