Veneto Coronavirus, 13mila tamponi al giorno per scoprire anche gli asintomatici

Il Veneto inizia la seconda fase per l’epidemia Coronavirus: per le categorie a rischio la Regione si pone l’obiettivo di realizzare 13 mila tamponi al giorno.

Il Veneto passa alla fase di contenimento del contagio 2.0. Oltre allo screening intensivo attraverso i tamponi cominciato dall’inizio dell’epidemia su tutte le persone venute a contatto con casi positivi, l’amministrazione regionale guidata dal governatore Luca Zaia affianca altre iniziative. La prima sono i test sulla popolazione, per strada e su base volontaria. La seconda una campagna per sottoporre all’esame del tampone le categorie più a contatto col pubblico.

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Le iniziative avviate dall’amministrazione Zaia sono innovative: verranno fatti test sulla popolazione, con un kit anticorpale, per individuare chi ha avuto il virus in forma asintomatica e lo ha superato. La ‘campagna parallela‘, sotto il suggerimento del microbiologo Andrea Crisanti, si rivolge alle categorie che sono più a contatto col pubblico, quindi i 54 mila operatori sanitari veneti, le forze dell’ordine, i dipendenti di supermercati, autisti di autobus, assistenti nelle case di riposo. L’obiettivo: arrivare a 13 mila test al giorno. “Non facciamo 5 milioni di tamponi perché non serve, è un piano per mettere in sicurezza le persone a rischio. Se abbiamo molti casi di positività anche in Veneto è perché andiamo a cercarli“, così spiega Zaia.

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Il “modello Veneto” ottiene i kit anticorpali

Il “modello Veneto” guadagna il kit monoclonale anticorpale, un sistema diagnostico di uso domestico. La Regione ne ha ordinati 500 mila. Basta una puntura sul dito e, in un quarto d’ora, si è in grado di vedere la presenza degli anticorpi del Covid-19. Questo permetterà di riconoscere gli asintomatici, o chi ne è stato colpito con pochi sintomi e si è negativizzato. I test saranno offerti per strada dalla Protezione Civile. Inoltre il governatore Zaia vuole sperimentare l’Avigan, il farmaco antinfluenzale usato in Giappone contro il virus. “Spero di partire con la sperimentazione già oggi“, così dice, anche se l’Agenzia Italiana del Farmaco avverte che “non ci sono prove che funzioni“.

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