Coronavirus, emergenza: hotel diventano ospedali

L’Asl del Piemonte vuole riconvertire gli alberghi in ricoveri per i malati di Covid-19. Stessa soluzione anche il Lomdardia

Servono posti letto. E’ questo l’aspetto più faticoso e difficile della lotta contro il Coronavirus. Una lotta anche contro il tempo. Ed è per questo che la regione Piemonte ha pensato agli hotel: prenderli e riconvertirli in strutture in grado di ospitare i malati di covid-19. Proposta che trova d’accordo Federalberghi Torino che ha fatto sapere che sono pronti ad offrire tutta la collaborazione per trovare le strutture più idonee.

Pressoché tutti gli hotel della Penisola sono chiusi. Nessun cliente ovviamente e spese troppo alte di gestione del personale hanno portato gli albergatori a serrare le porte. Porte che perà potranno riaprirsi per accogliere i malati di Covid-19. Negli hotel dovrebbero trovare posto quelle persone che risultato positive e che hanno bisogno di isolamento e quarantena e di poche terapie farmacologiche.

Una decisione presa in vista dell’aumento dei contagi atteso per i prossimi giorni quando i posti letto non basteranno più il grande numero di infetti. Al momento si lavora per individuare quali possono essere le struttura idonee. Quante le stanze singole con bagno privato e le facilità di accesso. A Torino sono già stati individuati 90 alberghi che hanno i requisiti necessari.

Gli hotel adibiti a strutture sanitarie sono una soluzione paventata anche in Lombardia. Nella zona della bergamasca, l’area dove si conta il maggior numero di contagi e di decessi, sono stati individuati alcuni hotel che potrebbero ospitare delle persone in quarantena, così come si è pensato di requisire delle strutture di riposo per anziani come ospedale per malati che necessitano di terapia di ossigeno.

In tutta Italia i posti letto in ospedale sono pochissimi. I tagli alla Sanità perpetrati dai Governi negli ultimi 20 anni hanno creato una situazione drammatica. In tutta Italia i posti letto in rianimazione sono appena 5 mila, un numero irrisorio per 60 milioni di abitanti. Basti pensare che in Germania di posti ce ne sono 28 mila per 80 milioni di abitanti. Ci sono poi le differenze tra Nord e Sud Italia. Al Sud le carenze sono ancora più marcate: la somma dei letti di tutte le regioni del Sud è pari ai posti letto della sola Lombardia. Una situazione che impone per i prossimi mesi e anni un ripensare la sanità e il fare investimenti e per l’immediato trovare strutture che possano sopperire almeno alla mancanza di letti dei reparti.

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