Mahmood, il dolore per l’assenza del padre: “Se n’è andato…”

Mahmood avva solo 5 anni quando suo padre se ne andò di casa. Ma col tempo è riuscito a superare la rabbia per quell’abbandono.  

L’infanzia e la giovinezza di Alessandro Mahmoud, alias Mahmood, celebre vincitore della 69esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone Soldi, è stata segnata da un rapporto contrastato con suo padre. L’uomo è di origini egiziane e oggi, dopo aver lasciato l’Italia, vive al Cairo. “‘Soldi’ è nata dalla frase in arabo waladi habibi ta’aleena, ‘figlio mio, amore, vieni qua’ – ha raccontato Mahmood -. Era con quelle parole che papà mi chiamava per tornare a casa quando, bambino, giocavo nel parchetto di Gratosoglio… Quando mio padre è andato via di casa avevo cinque anni. Mia madre si preoccupava perché le chiedevo ‘mamma mi porti al parco?’ e non ‘dov’è papà?’… I momenti di rabbia sono venuti dopo e li ho superati. Però, ho scritto ‘Soldi’ perché avevo bisogno di fissare i ricordi di qualcosa che poteva andare meglio”.

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La confessione a cuore aperto di Mahmood

Nonostante il vuoto dovuto all’assenza della figura paterna, Mahmood è riuscito a trasformare la commistione tra cultura araba e cultura italiana una preziosa fonte di ispirazione per la sua musica. Anche in Gioventù bruciata, Mahmood parla del padre con la frase “violenza chiusa dentro quattro matrimoni”: “Quattro sono le mogli che ha avuto papà – ha spiegato il cantante -. Ci ho fatto i conti… Ma non sto parlando di poligamia. Mamma e papà si sono sposati in chiesa, io ho frequentato l’oratorio, ho fatto battesimo, comunione, cresima. L’Islam non c’entra… Io sono per rispettare tutti. E, davanti alla violenza, sono dalla parte della vita”.

Mahmood è molto legato a sua madre: “Devo tutto a mamma – ha detto -. All’inizio, mi accompagnava lei dal maestro di musica, partendo da Buccinasco, dove lavorava, e portandomi a Baggio. Ogni giorno, un viaggio. Mi ha fatto da madre e da padre”. E’ stata lei ad aiutarlo a coltivare la passione innata per la musica: “La musica da bambino era uno sfogo e, crescendo, è diventata lo scopo primario. Finito il liceo, facevo il barista all’alba e al mattino per poter studiare pianoforte il pomeriggio. A un certo punto, mamma aveva un bar dove veniva a mangiare il figlio di Caterina Caselli, mamma voleva che gli dessi un cd, non l’ho fatto”.

Solo di recente Mahmood ha avuto l’occasione di risentire suo padre, e proprio grazie alla vittoria al Festival di Sanremo, per la quale ha ricevuto i suoi complimenti: “Dopo il Festival l’ho chiamato e pochi giorni fa ci siamo risentiti perché avevo promesso che ci saremmo rivisti – ha rivelato tempo fa -. Comunque abbiamo riallacciato un rapporto da qualche anno. Al giorno d’oggi è una cosa comune e il mio non è stato proprio un abbandono perché in questi anni ci siamo comunque sentiti. Io, poi, sono sempre stato con mamma e ho avuto una vita bella e felice”.

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EDS

 

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