Coronavirus, Spadafora chiede la trasmissione in chiaro dei match di Serie A

Viste le misure adottate per contrastare il Coronavirus, il ministro dello Sport ha chiesto agli attori coinvolti la trasmissione in chiaro della Serie A.

Da mercoledì è ufficiale che i prossimi incontri di Serie A saranno giocati a porte chiuse sino a data da destinarsi. La misura è collegata a doppio filo con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questi giorni e quella di disputare gli incontri senza pubblico era l’unico modo per ovviare alla sospensione del campionato. Tra sabato e lunedì si giocheranno i sei incontri della 26a giornata, dunque anche la chiacchieratissima Juventus – Inter.

Leggi anche ->Coronavirus: la Serie A “va avanti ma a porte chiuse”

In queste ore il Ministro dello Sport Spadafora ha mandato una lettera alla FGCI e per conoscenza anche alla Lega nella quale chiede ai due presidenti di valutare la possibilità di trasmettere gli incontri in chiaro. Dalla Federazione è arrivato subito l’ok di Gravina, adesso si attende la risposta di Del Pino e quello di Sky. L’emittente satellitare aveva dato il proprio assenso settimana scorsa, ma esclusivamente per il big match.

Leggi anche ->Coronavirus, nuovo calendario Serie A: a rischio Euro 2020

Coronavirus, la Serie A sarà trasmessa in chiaro?

Nella lettera Spadafora esordisce contestualizzando l’attuale situazione e sottolineando la passione per il calcio che si vive nel nostro Paese. Quindi fa appello al significato più intimo dello sport e di conseguenza del calcio: “Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure. È con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse”.

Riuscire a trovare un accorso sulla trasmissione in chiaro degli incontri sarebbe per il ministro un “Bel segnale nei confronti degli italiani”, ma anche un modo per lenire un po’ i disagi che sono costretti ad affrontare in questi giorni complicati. Quindi conclude scrivendo: “Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa”.

Impostazioni privacy