Viaggi e Coronavirus in Italia: chiuse tutte le Catacombe ai turisti

Le catacombe italiane chiuse ai turisti: intanto la Turchia sconsiglia i viaggi in Italia. Le ultime news.

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Nel momento in cui stiamo scrivendo i due turisti cinesi affetti da Coronavirus e ricoverati da fine gennaio allo Spallanzani di Roma risultano praticamente guariti. Purtroppo però il numero di contagi cresce. In 9 regioni di Italia ci sono oltre 370 casi così divisi:

  • 261 in Lombardia
  • 58 in Veneto
  • 27 in Emilia Romagna
  • 3 in Piemonte
  • 3 in Sicilia
  • 3 in Lazio
  • 2 in Toscana
  • 2 in Liguria
  • 1 in Alto Adige

Viaggi e Coronavirus: cosa cambia

A soffrire molto in questo periodo, dando un’occhiata al mondo dell’economia, senza addentrarci nelle realtà delicate delle diagnosi, delle cure o della gravità, è il settore dei viaggi. Gli italiani hanno paura di spostarsi e i pochi coraggiosi che continuano a vivere la loro vita in modo normale (sempre secondo le regole del buon senso comune) e vogliono viaggiare si trovano bloccati alle frontiere.

Catacombe chiuse per il virus

Lo abbiamo già raccontato: il mondo ci guarda con sospetto, ma l’Italia, nonostante diverbi politici che, a oggi sarebbero più che evitabili, continua a lavorare per fermare l’epidemia. Così arriva la decisione della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra di chiudere, per il momento, tutte le catacombe aperte al pubblico. Come si legge nella nota i motivi sono: “legati alla contingente situazione di preoccupazione sanitaria, in via preventiva e precauzionale, per la particolare conformazione e natura delle catacombe, con concentrazione elevata di umidità, limitata aerazione e spazi ristretti”.

Turchia, sconsiglia i viaggi in Italia

Intanto succede che la Turchia ci sta guardando con ulteriore sospetto e ha deciso di sconsigliare i viaggi in tutte le regioni italiane colpite da Coronavirus a meno che non sia strettamente necessario.

Le parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Intanto però l’Organizzazione Mondiale della Sanità cerca di riportare le ansie sotto controllo e ricorda che: “4 soggetti su 5 hanno sintomi lievi e una remissione, la mortalità è al 2%, in Cina all’1% ora e tra soggetti al di sopra dei 65 anni e con una situazione compromessa”.

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Dal canto nostro il Consiglio Superiore Sanità ha dichiarato che si eseguiranno i tamponi per il coronavirus solo su soggetti sintomatici in quando, come ha ribadito il direttore del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli alla Protezione civile il rischio di contagio: “È elevato nei soggetti sintomatici mentre è marcatamente più basso nei soggetti asintoamtici”.

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