Mauro Romano, chi è il bambino rapito a Racale nel 1977: la sua storia

Stasera a Chi l’ha visto si tratterà il ‘cold case’ del piccolo Mauro Romano, scomparso nel 1977 a Racale, in Puglia. Oggi arrivano nuove informazioni sul caso.

Nella puntata in onda stasera di Chi l’ha visto, condotto da Federica Sciarelli, si parlerà del caso di Mauro Romano. Questa è una storia che parte nel 19 giugno del 1977. I genitori Natale e Bianca scoprono che il loro secondogenito Mauro, di 6 anni, è scomparso mentre giocava fuori casa dei nonni. I genitori di 4 figli, di ritorno dal funerale del padre di Natale, scoprono Mauro non c’è più.

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La coppia non è facoltosa, si dividono tra il lavoro e la Chiesa dei Testimoni di Geova. Nel 1977 i rapimenti con scopo di estorsione sono frequenti e i due attendono che qualcuno chiami per il riscatto del loro bambino. “Trenta milioni o sevizio e uccido il bambino“, questa la richiesta del rapitore, che chiama più volte la famiglia pretendendo sempre una cifra diversa. La Polizia identifica e arresta l’uomo in flagranza di reato, così A.S. viene condannato per tentata estorsione aggravata. I Carabinieri della Stazione di Taviano trovano un solo elemento riconducibile al piccolo Mauro, un tampone di ovatta narcotizzante, usato apparentemente per rapirlo. L’indagine però porta a un vicolo cieco e Natale e Bianca devono riprendere la loro quotidianità, senza sapere nulla del figlio.

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Nuove speranze per Mauro Romano

Una nuova pista emerge nel 1998, a 21 anni dai fatti. Bianca Romano viene a sapere da un amico della loro Chiesa che Mauro il giorno della sparizione stava giocando a Castelforte insieme ad altri bambini ed era stato sentito mentre gridava ‘mamma‘, portato via da due uomini. Attraverso le indagini si scopre che chi avrebbe preso il loro bambino è il padre del ragazzo che gli ha raccontato i fatti. Il movente, su commissione, è una somma di denaro. La coppia però non sporge denuncia, in quanto “la nostra religione non consente a un fratello di portare a giudizio un altro fratello“. Nel 2010, la coppia scopre che ‘l’amico‘ non è più un membro dei Testimoni di Geova e lo denunciano, ma nel 2012 l’indagine viene archiviata.

La riapertura del caso dopo 43 anni: dettagli choc

Nel 2019 sui giornali pugliesi appare la notizia di un’indagine per pedo pornografia che ha per vittime 18 bambini. Al centro dell’inchiesta c’è un uomo di settantuno anni, già condannato per tentata estorsione aggravata. Si tratta di A.S., il telefonista che tormentò i coniugi Romano. Qualche giorno fa, il ritrovamento di piccole ossa e l’inchiesta per Mauro Romano viene riaperta, ad assistere l’avvocato Antonio La Scala. Forse dopo 43 anni dall’accaduto arriva il momento della verità.

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