La prima domenica del mese gratis al museo torna stabile

La prima domenica del mese gratis al museo torna stabile. La decisione del ministro della Cultura Franceschini.

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Muso Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma (Emanuele Santoro, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)

Tornano in pianta stabile le domeniche gratis al museo a inizio mese. Si tratta dell’iniziativa introdotta nel 2014 in via sperimentale dall’allora ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ebbe un grandissimo successo e fu mantenuta.

Poi, con il cambio del governo e a nomina di Alberto Bonisoli del Movimento 5 Stelle, al dicastero, gli ingressi gratuiti nei musei statali sono stati rimodulati. Non più o almeno non sempre la prima domenica del mese ma un’offerta alternativa e tagliata su misura per ogni centro culturale o ente. In alcuni casi e per iniziative o ricorrenze specifiche gli ingressi gratuiti sull’intero anno erano perfino aumentati ma è venuta a mancare quella uniformità che permetteva agli italiani di conoscere con precisione quando l’ingresso a musei fosse libero.

Pertanto, con il governo Conte-bis tornato Franceschini ai Beni Culturali le domeniche gratis al museo sono state reintrodotte in pianta stabile. Lo scorso 5 gennaio, prima domenica del mese del 2020, le visite a musei, monumenti, aree archeologiche e beni culturali statali hanno avuto un successo straordinario. Ora, con la prima domenica di febbraio e il ritorno definitivo dell’iniziativa si conta di bissare il successo del mese scorso.

Prima domenica del mese gratis al museo di nuovo stabile

Con il ritorno di Dario Franceschini alla guida del Ministero dei Beni Culturali è tornata in via definitiva anche l’iniziativa della prima domenica del mese gratis al museo, con gli ingressi gratuiti per tutti, italiani e stranieri, nei musei, ai monumenti, nelle aree archeologiche e nei centri culturali che apartengono Stato (ma in molte città anche i musei di proprietà degli enti locali seguono l’iniziativa, su tutti quelli di Milano).

Proprio in questi giorni, il ministro ha comunicato di aver “inviato al Consiglio di Stato il nuovo schema di decreto” per allargare l’iniziativa a tutte le prime domeniche del mese e renderla stabile. Un provvedimento necessario dopo le modifiche che erano state introdotte da Bonisoli. Le domeniche gratis al museo, ha ribadito Franceschini, “hanno dato risultati eccellenti“. L’esperienza di questi anni, ha aggiunto, “ha portato nei musei statali italiani oltre 17 milioni di visitatori, con alcune edizioni che hanno superato i 430.000 visitatori nei soli musei statali”. “In alcune domeniche è diventata una vera festa di popolo, con più persone nei musei che negli stadi della serie A”. Turisti, certo, “ma anche cittadini e famiglie”, ha sottolineato il ministro.

“L’iniziativa ha funzionato – ha proseguito Franceschini – anche perché ha portato al museo persone che pur abitandovi vicino non ci erano mai entrate“. Valore pedagogico quindi, ma anche finanziario, ha precisato: “perché le domeniche gratuite sono state il traino per i giorni successivi, hanno portato nei musei nuovi visitatori paganti”.

Villa Adriana, Teatro Martitimo (Tango7174, GFDL, Wikipedia)

Nel precedente governo, l’ex ministro Bonisoli aveva ridotto le domeniche gratis al museo a sei mesi, dando ai singoli musei la possibilità di scegliere quando applicare gli ingressi gratuiti. Una iniziativa che secondo Dario Franceschini non ha funzionato. Anzi avrebbe portato a una riduzione del numero complessivo di visitatori che nel 2019, per la prima volta dopo anni, non è aumentato ma è calato, seppure di poco. “Sia i numeri, sia l’esigenza di stabilizzazione, che in Italia è importante, mi hanno convinto a confermare la gratuità della prima domenica del mese per tutto l’anno”, ha concluso il ministro.

Domenica al museo: dove e quando

Tra i musei, monumenti e centri culturali statali da visitare gratuitamente oggi, domenica 2 febbraio, e le prossime prime domeniche del mese, ricordiamo: a Roma il Colosseo e il suo Parco archeologico, le Terme di Diocleziano, i Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, la Galleria Borghese, Palazzo Barberini, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, il Museo di Palazzo Venezia, Ostia Antica e a Tavoli Villa Adriana e Villa d’Este; a Napoli Palazzo Reale, il Museo di Capodimonte e Parco di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento, il Parco e la tomba di Virgilio e in provincia gli scavi di Pompei ed Ercolano.

A Milano sono da visitare gratuitamente il Castello Sforzesco, la Pinacoteca di Brera, il Museo del Cenacolo Vinciano (ma solo su prenotazione), la Galleria d’arte Moderna e il Museo Civico di storia naturale.

 

Maggiori informazioni sul sito del MiBact.

Museo archeologico nazionale di Napoli (Di ho visto nina volare – Flickr, CC BY-SA 2.0, Wikicommons)
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