Birra avvelenata, 4 morti e 18 intossicati: non consumatela

Birra avvelenata in Brasile, dove quattro persone sono morte dopo aver consumato birra di marca Backer. Ecco qual è il problema.

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Allerta in Brasile, dove ultimamente sono stati registrati 22 casi d’avvelenamento, di cui 4 hanno causato la morte dei malati, dopo aver consumato una birra. Secondo le prime ipotesi la bevanda sarebbe stata contaminata da glicole dietilenico, una sostanza organica tossica per l’essere umano. A riportare per primo la notizia è Food Safety News, che segnala la presenza della sostanza pericolosa in 32 lotti di 10 diverse birre a marchio Backer. Si tratta delle seguenti birre: Belorizontina, Capixaba, Capitão Senra, Pele Vermelha, Fargo 46, Backer Pilsen, Brown, Backer D2, Corleone e Backer Trigo. Le 22 persone che sono state avvelenate, 19 uomini e 3 donne, vivono nello stato del Minas Gerais, a Sud-Est di Brasilia.

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Birra avvelenata in Brasile, sintomi e prevenzione

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Le persone intossicate ancora in vita sono tenute sotto stretto controllo in ospedale, e nel frattempo sono scattate le indagini da parte delle autorità. Il primo caso d’avvelenamento si è verificato a metà dicembre, quando un paziente si è presentato in ospedale presentando una gravissima insufficienza renale e sintomi neurologici legati all’avvelenamento da glicole dietilenico. I sintomi dell’avvelenamento iniziano a manifestarsi dopo 72 ore dall’assunzione della sostanza, e comprendono nausea, vomito e dolore addominale. A capo della contaminazione sarebbe l’acqua utilizzata per la produzione della birra. Le autorità brasiliane hanno immediatamente ritirato tutti i prodotti giudicati problematici, invitando i cittadini a non consumare per nessun motivo quella birra e a riportarla nei punti vendita. È fondamentale, infatti, che le birre danneggiate non vengano gettate insieme ai rifiuti normali, per evitare di contaminare l’ambiente.

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