Alessandro Cozzi: chi è l’ex conduttore tv in carcere per 2 omicidi

Chi è Alessandro Cozzi, l’ex conduttore tv in carcere per 2 omicidi: dalla Rai al carcere, i processi per i delitti commessi dal giornalista.

Un uomo dalla doppia vita, Alessandro Cozzi: stimato professionista, conduttore di trasmissioni televisive ed educatore familiare, sta scontando 2 condanne per omicidio. Condannato a 14 anni per l’assassinio del titolare di un’agenzia di lavoro nel Milanese, Ettore Vitiello, ucciso nel 2010, a febbraio 2019 per lui è arrivata una nuova condanna: 24 anni per la morte di Alfredo Cappelletti, titolare di una Società di formazione, suo socio e amico.

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Chi è Alessandro Cozzi: giornalista e autore di 2 omicidi

Ma se l’omicidio del 2010 è stato confessato da Cozzi, l’ex conduttore televisivo ha negato responsabilità per il secondo delitto, commesso nel 2008. Per anni, la morte di Alfredo Cappelletti venne ritenuta un suicidio. Gli inquirenti notano successivamente delle strane coincidenze e analogie fra l’omicidio Vitiello e il suicidio Cappelletti. L’inchiesta viene riaperta e Alessandro Cozzi viene incriminato per omicidio.

Del caso si occupa anche la trasmissione di Raitre, Un Giorno in Pretura, con la puntata dal titolo “Il lato oscuro del buon maestro”. Alessandro Cozzi, oggi quasi 60enne, era stato al timone della trasmissione “Diario di famiglia” su Rai Educational. Il movente del delitto Vitiello è un debito di 17mila euro che la vittima aveva col suo assassino, per il secondo delitto mancano diversi tasselli, perché l’ex conduttore televisivo non ha mai collaborato. Anzi, si è sempre detto innocente. Nella requisitoria del processo di primo grado, il pm chiese il carcere a vita poiché l’imputato era ritenuto “pericoloso e capace di uccidere ancora nel caso tornasse in libertà”.

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