Davide Vannoni, chi era: metodo Stamina, polemiche, processo

Chi era Davide Vannoni, l’inventore del metodo Stamina: dalle dure polemiche con la comunità scientifica al processo di Torino.

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Il metodo Stamina, che parte dall’assunto che le cellule staminali possano curare diverse malattie, specie quelle neurodegenerative, non è mai stato riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. Nonostante questo, grazie alle pressioni dei pazienti, in Italia venne avviata la sperimentazione nel maggio 2013. All’epoca, il dibattito fu vasto sull’argomento. ‘Padre’ del metodo nel nostro Paese è Davide Vannoni, comunicatore e presidente della Stamina Foundation.

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Dal metodo Stamina al processo di Torino: chi era Davide Vannoni

Deceduto a 53 anni, il 10 dicembre 2019, Davide Vannoni era malato da tempo. Il ‘metodo’ venne importato dall’Ucraina nel 2005. Infatti, qui il comunicatore aveva curato una paralisi facciale con un trapianto di staminali. Decide quindi di proporre il trattamento anche in Italia attraverso la società Re-Gene Srl, gestita, tra gli altri, anche da due biologi ucraini, gli stessi che lo avevano avuto in cura. Nel 2009, su di lui e su alcuni suoi collaboratori viene aperta un’inchiesta dal procuratore di Torino, Raffaele Guariniello.

Un paio di anni dopo, diversi pazienti ricevono la cura presso gli Spedali Riuniti di Brescia, a scopo compassionevole. Si tratta esclusivamente di malati ormai allo stato terminale. A marzo 2015, Davide Vannoni è stato condannato ad un anno e dieci mesi di reclusione. Patteggia la pena e si impegna a non operare più in Italia: finisce nuovamente nei guai quando nel 2017 si scopre che ha convinto diversi pazienti a trasferirsi in Georgia per essere curati. Arrestato e accusato di associazione a delinquere, le sue condizioni di salute sono destinate poi a peggiorare, fino al decesso a soli 53 anni.

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