Chi è Anna Wintour: carriera e stile distintivo del direttore di Vogue

Anna Wintour (foto da Facebook)Dal 1988 Anna Wintour è il direttore della prima rivista di moda al mondo e parliamo di Vogue. 

Figlia di Charles Wintour, direttore del quotidiano London Evening Standard, Anna Wintour è fin da giovanissima, appassionata di moda. Dapprima redattrice per Harper’s and Queen a Londra, si trasferisce a New York e comincia a lavorare come assistente editoriale e redattrice di moda per riviste come Harper’s Bazaar e Viva. Anna non si ferma di certo: nel 1985 ritorna a Londra dove le viene affidato il primo incarico da caporedattore per la rivista British Vogue, solo due anni dopo tonerà a New York per dirigere il magazine di interior design House & Garden conferendogli uno stile rivoluzionario. Nel 1988 si vede a capo di Vogue e per quanto si dica, lei è stata icona e musa ispiratrice anche di alcune opere cinematografiche.

Il diavolo veste Prada, scritto dalla sua ex-assistente Lauren Weisberger, e l’omonimo film, sono ispirati a lei, così come il look del personaggio di Fey Sommers nella serie Ugly Betty. Sembra che Johnny Depp si sia ispirato a lei e a Marilyn Manson per il look del suo personaggio Willy Wonka nel film-remake La fabbrica di cioccolato. Insomma non di certo una donna ordinaria e per quanto concerne le tendenze di moda ha dichiarato: “Realmente non seguo le ricerche di mercato. Alla fine, io rispondo al mio istinto”.

Anna Wintour, direttore a vita di Vogue

Tanti auguri tra qualche giorno al direttore di Vogue, musa ispiratrice di film e look di molti anche e soprattutto di vip e attori di Hollywood. 70 anni di cui molti spesi allo scopo di accrescersi nella carriera ed affermarsi. Anna Wintour è stata per decenni una firma giornalistica ne campo della moda e ad oggi arriva il riconoscimento a vita come direttore di Vogue. Una rivoluzione nel modo di intendere e raccontare il fashion pur restando fedele al suo look. D’altronde, stando a quanto asserito dalla stessa Wintour “una volta trovato perché cambiarlo?”.

“Il vostro armadio non farà il lavoro al posto vostro. Ciò che conta è chi siete voi” lasciando indietro i look stereotipati o da passerella che lasciano in anonimato. Si alla personale idea di gusto, agli abbinamenti di griffe svariate uscendo dallo stereotipo del “nero”. “Gli occhiali sono un accessorio utilissimo perché divento imperscrutabile quando mi annoio e sono stanca; il caschetto è un buon modo per iniziare la giornata senza pensare anche a come pettinarmi, ho già troppe decisioni da prendere ogni giorno”, ha dichiarato alla Cnn.

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