I medici scozzesi prescrivono passeggiate nella natura per guarire

Troppo stress nella vita di ogni giorno: i medici scozzesi mettono un po’ da parte le medicine e prescrivono relax nella natura.

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(iStock)

Camminare nella natura fa bene, lo sappiamo. Regalarsi dei momenti di relax è assolutamente lecito, soprattutto se li si trascorre all’aria aperta magari facendo trekking, ammirando i colori autunnali o semplicemente per godere dell’aria buona di montagna senza respirare troppo smog come in città. Ora però dei benefici delle passeggiate all’aria aperta se ne sono accorti veramente anche i medici e il sistema sanitario scozzese ha iniziato a prescrivere gite in campagna al posto di medicine.

Il programma Nature Prescription

Si tratta del programma Nature Prescription e i medici che aderiscono a questo evento, per alcune situazioni mediche non gravi e ovviamente facilmente risolvibili, invece di farvi una ricetta con un blando farmaco da banco, vi prescriveranno una passeggiata in montagna. Questo soprattutto per chi soffre di ansia, depressione, ipertensione, diabete… I tuffi nella natura saranno parte integrante della terapia tradizionale e il programma è gestito da National Health Service del Regno Unito e dalla Royal Society of the Protection of Birds (Rspb) e in 10 cliniche la sperimentazione è già partita. Si cerca quindi di non avere un approccio farmacologico classico, ma di offrire la natura come valida alternativa a determinati problemi. Karen MacKelvie, responsabile della comunità Rspb, ha dichiarato che ormai  evidente che la natura abbia degli effetti super benefici sul corpo e sulla mente. Iniziare a praticare passeggiate nella natura è una di quelle buone abitudini che migliora il fisico, ma anche la mente. Ci si rilassa, c’è una maggiore distensione. I medici che aderiscono al programma avranno così una sorta di calendario con eventi e zone da visitare e da “prescrivere” a seconda del periodo dell’anno. Durante l’estate meglio fare una passeggiata al mare cercando conchiglie. Oppure in inverno ammirare gli uccelli per il birdwatching e rimanere semplicemente fermi ascoltando la meraviglia del rumore dei boschi.

Ovviamente questo non è che segna un addio definitivo ai farmaci. La natura non può sostituire la medicina tradizionale, ma è un ottimo aiuto da aggiungere alla terapia farmacologica.

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