Siria: la Turchia avvia le operazioni militari nel Nord del Paese

La Turchia avvia l’operazione in Siria 3 giorni dopo l’annuncio da parte di Trump del ritiro degli Stati Uniti: colpiti i villaggi occupati dai curdi.

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(Win McNamee/Getty Images)

L’esercito degli Stati Uniti ha iniziato a ritirare le proprie forze dal confine turco dopo che la Casa Bianca aveva dichiarato che non avrebbe ostacolato l’operazione di Ankara. Così nella giornata di oggi, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato mercoledì l’inizio dell’operazione turca nella Siria nord-orientale.

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L’operazione della Turchia nel nord della Siria è contro i curdi?

“Le forze armate turche, insieme all’esercito nazionale siriano, hanno appena lanciato l’Operazione Peace Spring”, ha twittato Erdogan. Il presidente turco ha proseguito: “La nostra missione è impedire la creazione di un corridoio attraverso il nostro confine meridionale e portare la pace nell’area”. Nel frattempo, le forze democratiche siriane a guida curda – un alleato chiave degli Stati Uniti nella guerra contro il gruppo dello Stato islamico che controlla gran parte dell’area vicino al confine – hanno detto che gli attacchi aerei sono iniziati. Proprio i curdi, secondo molti osservatori internazionali, sarebbero il reale obiettivo dell’offensiva turca.

“C’è un grande panico tra le persone nella regione”, ha scritto il portavoce Mustafa Bali delle SDF. Come noto, la Turchia vede l’YPG – una delle componenti delle SDF – come un’estensione del partito separatista dei lavoratori del Kurdistan, che è considerato un gruppo terroristico dagli Stati Uniti. In una dichiarazione di mercoledì scorso, la SDF ha invitato la comunità internazionale e tutti i paesi della coalizione internazionale contro l’ISIS a “svolgere le proprie responsabilità ed evitare un possibile disastro umanitario imminente”. Hanno sottolineato: “Questo attacco spargerà il sangue di migliaia di civili innocenti perché le nostre aree di confine sono sovraffollate”. Secondo diversi funzionari statunitensi attuali ed ex, l’annuncio della Casa Bianca è stato tenuto nascosto non solo i partner curdi d’America ma a quasi tutti. Finora, dalla comunità internazionale non si è sollevata alcuna richiesta alla Turchia affinché fermi l’operazione militare.

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