Vicenza, rissa fra mamme allo spettacolo di Frozen: pugni e ceffoni

Una violenta rissa fra mamme allo spettacolo di Frozen: è quanto incredibilmente accaduto in quel di Vicenza. Ora partono multe e ricorsi. 

Hanno accompagnato i loro figli ad assistere a uno spettacolo di Frozen nel centro commerciale Le Piramidi di Torri Qartesolo, in provincia di Vicenza. Quello che però doveva essere un pomeriggio di allegria e magica spensieratezza si è però trasformato in una violenta rissa. E il battibecco, purtroppo, è poi finito davanti a un giudice di pace, che ha appena condannato una donna di 43 anni, “istigatrice” della lite, a pagare una multa di 700 euro e a versare alla “rivale” un risarcimento di 2.500 euro per le ferite riportate.

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Il parapiglia allo spettacolo di Frozen davanti ai bambini

I tristi fatti risalgono al 5 gennaio del 2016, ma la sentenza del giudice di pace è arrivata solo lo scorso 27 settembre scorso. Protagoniste della singolare vicenda sono due mamme vicentine che avevano deciso di portare i figli allo spettacolo Frozen – Il mondo di ghiaccio. Secondo quanto ricostruito in tribunale, a dare origine alla lite è stata una delle due mamme quando ha messo la classica giacca sulla sedia per “prenotare” i posti in prima fila. Un gesto che non è stato per nulla gradito dall’altra mamma, che ha cominciato a insultarla e a inveire contro la rivale. Dalle parole alle mani il passo è stato breve: la 43enne, andata su tutte le furie, ha colpito con un ceffone e alcuni pugni l’altra mamma. Tutto questo – ed è probabilmente la cosa più grave di tutte – sotto gli occhi dei loro figli e degli altri bambini presenti.

C’è voluto l’intervento dei Carabinieri per separare e calmare gli animi delle due mamme, dopo di che è stata chiamata un’ambulanza per soccorrere la vittima del pestaggio, poi trasportata in ospedale. Ora, come accennato, il giudice di pace ha condannato la mamma che si è resa autrice dell’aggressione, la quale però ha già annunciato che intende fare ricorso, dal momento che la sua versione dei fatti è ben diversa. La 43enne sostiene infatti di essere stata colpita da un ceffone e di essersi semplicemente voltata, urtando senza volerlo l’altra donna. Al di là di chi alla fine avrà ragione, una cosa è certa: la missione educativa del genitore da questa vicenda esce sconfitta.

EDS

 

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