Roberto Formigoni esce dal carcere: andrà ai domiciliari

A 5 mesi dalla condanna per il processo Maugeri-San Raffaele, l’ex senatore Roberto Formigoni esce dal carcere: andrà ai domiciliari.

roberto formigoni
(Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Si è conclusa dopo 5 mesi la permanenza dell’ex senatore Roberto Formigoni nel carcere di Bollate. L’ex governatore della Regione Lombardia era stato condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi, nell’ambito del processo Maugeri-San Raffaele. La sentenza della Cassazione era stata emessa a febbraio 2019. Nei giorni scorsi, era arrivata la richiesta di domiciliari.

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Dalla condanna ai domiciliari: gli ultimi mesi di Roberto Formigoni

L’ex presidente lombardo, all’audizione davanti ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano, si è presentato visibilmente dimagrito. La Corte d’Appello di Milano, lo scorso marzo, aveva invece rigettato la richiesta dei legali di Roberto Formigoni di dichiarare l’inefficacia del provvedimento firmato dal sostituto procuratore di Milano Antonio Lamanna. Ora l’ex senatore potrà scontare a casa sua il residuo di pena che peraltro è ancora superiore ai cinque anni.

I fatti contestati a Formigoni sono avvenuti tra il 1997 e il 2011. In cambio di quei favori il governatore avrebbe goduto di vacanze lussuose e altri vantaggi quantificabili nella cifra di 6,6 milioni di euro. Nonostante Roberto Formigoni abbia oltre 70 anni è andato in carcere e non ai domiciliari, come accadeva in passato, in virtù delle recenti norme anti corruzione. Ma i legali dell’ex governatore hanno fatto leva proprio sulla sua età avanzata. Inoltre avevano sollevato la questione dell’irretroattività della ‘spazzacorrotti‘.

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