Salvini: “Ong e scafisti in combutta”, le prove di ‘Quarta Repubblica’ – VIDEO

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Matteo Salvini annuncia in tv: “Migranti e Ong sono in combutta” – FOTO: viagginews.com

Matteo Salvini continua la propria battaglia in difesa dei confini italiani: a ‘Quarta Repubblica’ lancia gravi accuse ed il programma tv mostra delle prove.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è intervenuto in diretta a ‘Quarta Repubblica’, su Rete 4, per denunciare gli illeciti che a suo dire avvengono sistematicamente senza che l’Unione Europea intervenga in maniera adeguata per contrastare il fenomeno dell’immigrazione. L’attuale vicepremier del Governo Conte ha scritto sul proprio profilo personale Facebook ed anche su Twitter quanto segue. PAZZESCO, FAI GIRARE! “SEAWATCH, OPEN ARMS E MOLTI ALTRI SONO IN CONTATTO CON GLI SCAFISTI” Chiamate, messaggi, segnalazioni: uno scafista svela apertamente il suo rapporto con le navi Ong, tra cui quella di Carola. Lo ripetiamo da anni: chi difende le Ong alimenta il business dell’immigrazione clandestina e questo filmato lo dimostra ancora una volta, alla faccia di quei parlamentari che vanno a dormire sulle imbarcazioni fuorilegge. Io non mollo Amici. #PORTICHIUSI”.

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Salvini, denuncia gravissima: “Scafisti e Ong in combutta”

La redazione di ‘Quarta Repubblica’ parla delle dichiarazioni di Salvini in merito all’esistenza di intercettazioni tra alcuni scafisti e le Ong che salvano migranti in mare. Le due parti sarebbero legate l’una all’altra. E sempre una giornalista del programma Mediaset riferisce di aver appreso tutto ciò da un 21enne immigrato libico rintracciato a Lampedusa, oltre che da uno scafista che ha pubblicato alcuni video dei tragitti dalla Libia alle coste italiane sul proprio profilo personale Facebook. Il 21enne parla apertamente di “mafia libica. Se vuoi andare in Italia devi fare un video di quando parti da Zwara e poi uno una volta che sei arrivato a destinazione. Ho fatto il viaggio con la mafia libica, pagando oltre 2mila euro. La mafia in Libia è in combutta con la polizia, quest’ultima viene corrotta per non fermare le barche in partenza. E gli scafisti mi hanno detto che sono in contatto con diverse navi di salvataggio. Le individuano tramite Gps, anche la Sea Watch”.

‘Quarta Repubblica’ registra una telefonata compromettente

Poi è stata organizzata una finta telefonata con un attore che si è finto interessato a compiere il viaggio in Italia. ‘Quarta Repubblica’ ha organizzato la cosa registrando tutto. Uno scafista risponde: “Il viaggio costa 1600 euro, ma non vi lasciamo andare soli, siamo professionali. Abbiamo contatti con delle navi Ong. Sea Watch è bloccata, la più vicina è la Open Arms, con cui sono in contatto. Vi porto nella loro direzione, gli dico dove siete e poi torno indietro, per dimostrartelo ti mando foto, video e contatti. Così vedi come lavoro”. I responsabili di Open Arms però smentiscono e dicono di non saperne nulla

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