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Guida Sardegna del Sud: cosa vedere, le spiagge più belle

Spiaggia di Tuerredda, Teulada (emmequadro61, CC BY 2.0, Wikicommons)

Guida Sardegna del Sud: cosa vedere, le spiagge più belle, le località

La Sardegna con quasi 1800 chilometri di costa è la regione italiana con più spiagge, un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare, ma anche una regione con una forte storia e identità. La Sardegna del Sud con capoluogo Cagliari, è definita la ‘provincia del Sole’ ed offre itinerari turistici tra mare, natura, storia, arte e prodotti locali. Tra spiagge dorate e mare cristallino, fondali blu e macchie di vegetazione mediterranea, la Sardegna del Sud presenta un ambiente naturalistico per certi aspetti ancora incontaminato. Appare infatti più selvaggia rispetto al nord, dominato in parte dalla Costa Smeralda.

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Cosa vedere e fare nella Sardegna del Sud

Cagliari

La Sardegna del Sud colpisce per l’estrema bellezza delle sue coste dove si trovano spiagge di sabbia bianchissima affacciate su un mare turchese. Se cercate i tropici in Italia, li trovate qui. Inoltre aeree archeologiche, località turistiche, centri storici e perfino terme rendono meravigliosa la zona sud della Sardegna.

Nella zona ovest c’è Marina di Arbus con le spiagge di Torre dei Corsari, Pistis, Piscinas, Portu Maga e Funtanazza e poi andando ancora verso Sud Protixeddu, Fluminaggiore, Cala Domestica e San Nicolò. Siamo così giunti nel territorio di Iglesias dove spiccano Prto Flavia e le spiagge di Portu Cauli e Masua. Nell’estremo sud della Sardegna le isole di San Pietro e Sant’Antioco e la spettacolare spiaggia di Porto Pino con le sue meravigliose dune.
Proseguiamo poi con Capo Teulada e la splendida spiaggia di Tuerredda, poi Cala Cipolla e il faro di Capo Spartivento, spettacolare Baia Chia.
Incontriamo poi Pula con i suoi divertimenti e Nora con la sua aerea archeologica con un’occasione di svago e cultura prima di immergersi nel relax della spiaggia di Santa Margherita di Pula.
Nel golfo degli Angeli si trova la città di Cagliari e la sua celebre spiaggia del Poetto. Risalendo verso est si trova il sito archeologico di Barumini, il più grande della Sardegna e in queste zona del Medio Campidano si trovano le acque termali delle Terme di Sardara.

Salendo ad Est la località più vip è Villasimius con la splendida spiaggia di Simius e poco distante l’area marina protetta di Capo Carbonara con le isole dei Cavoli e Serpentara.
Siamo giunti così nella Costa Rei celebre per la sua vita notturna e le sue spiagge come Cala Sinzias. Capo Ferrato nei dintorni è un centro da non perdere per le sue arance considerate fra le più buone d’Italia.

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Particolarmente emozionante è la zona del Sulcis, l’area più antica e studiata dagli archeologici dove si trovano ancora grotte di insediamenti fenici, punici e resti romani. Percorsi storici e naturalistici che rendono selvaggia e naturale questa terra dove il mare si scontra con le montagne rocciose e scogliere a strapiombo, tra odori e aromi di mirto e ginepri.

Oltre al Sulcis sono molte le zone storiche e naturalistiche: il territorio di Sarrabus, dove sono presenti le torri Aragonesi della dominazione Spagnola e diversi nuraghi, è caratterizzato da una fitta vegetazione di mirti, querce e lentisco. Nella zona sono presenti anche le miniere calcaree di Sant’ Acqua Arrubia e di Gibbas, che fanno parte del Parco Geo-minerario della regione Sardegna, e le miniere d’argento del Monte Narba.

C’è poi anche il  territorio storico di Campidano di Cagliari, che comprende numerosi comuni che si affacciano sul Golfo e si espandono tra mare e campagna, tra questi anche Cagliari stessa.

Città della Sardegna del Sud: Cagliari

Città ricca di cultura e storia è formata da quattro quartieri : Villanova con la signorile camminata del Terrapieno su viale Regina Elena che permette una spettacolare vista sulla Città, sulla spiaggia di Poetto, nonché sul Golfo degli Angeli.  Stampace con le sue chiese barocche, Castello con il belvedere dalla Terrazza di Umberto I, uno dei punti di ritrovo tra i più apprezzati e frequentati della cittadina e Marina, quartiere più popolare sede antica dei pescatori, oggi quartiere moderno con il porto ed i maggiori centri di ritrovo di Cagliari,  come la principale via Roma e la piazza Yenne. In tutta la città sono presenti resti di architettura gotica e neogotica catalana, aree archeologiche e necropoli romane, e molte chiese e  palazzi da visitare come il Bastione di San Remy di epoca rinascimentale e il Palazzo regio.

Cosa fare nella Sardegna del Sud: trekking

Un trekking non solo naturalistico ma anche culturale, quello che alcuni tour operator organizzano in Sardegna, con guide che seguono itinerari storici, in mezzo alla natura, alla scoperta dell’identità Sarda, tra nuraghi e reperti antichi. Nelle aree incontaminate del Sulcis iglesiente, tra mare, coste, natura e storia, esplorando aree archeologiche, il tempio di Antas e la famosa grotta di Su Mannau si seguono tragitti che portano alle miniere, che affacciandosi sul mare creano caratteristici e rari scenari naturali o si può camminare per la nota via dell’Ossidiana, dove si estrae, la pietra vulcanica nera tradizionalmente usata nei gioielli di manifattura Sarda.

Le spiagge più belle della Sardegna del Sud

Nel Sud della Sardegna si trovano alcune delle spiagge più belle di tutta l’Isola. Caratteristica comune a molte delle spiagge di questa parte meridionale è la lunga distesa di sabbia bianca. Ma incontrerete anche cale, baie e spiagge segrete e meno accessibili.

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Tra le spiagge più belle della costa del Sud c’è Torre dei Corsari nel comune di Arbus, che con grandi distese di sabbia ed i suoi fondali bassi è adatta anche ai più bambini;  sempre ad Arbus scorgiamo Piscinas una costa di forte impatto naturalistico per le sue dune desertiche che la caratterizzano e che sono tra le più alte d’Europa. Sulla spiaggia che è piuttosto isolata vengono avvistati anche cervi, e durante l’estate  le tartarughe marine vi depositano.

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La Spiaggia Grande di Calasetta, tra le più spettacolari del Sulcis, con mare trasparente ed una fitta vegetazione dai colori splendenti, si trova sull’isola di Sant’Antioco, quest’ultima con coste articolate e mosse a sud  e sabbiose a nord, è collegata alla terraferma da un istmo di antichissima costruzione. Sempre sull’Isola vi è anche la piccola spiaggia di Cala Lunga con sabbia granulosa chiusa tra scogli e rocce, e  quella di Maladroxia che essendo molto colpita dal vento, è ideale per i surfisti. Cosi come la spiaggia dell’Abamar a Santa Margherita di Pula, meta di surfisti e subacquei.

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La spiaggia del Poetto di Quartu Sant’Elena, è parte della spiaggia Cagliaritana a cui è stata riconosciuta la bandiera blu grazie ai servizi offerti  e soprattutto per la pulizia del mare in quell’arco di costa lungo diversi chilometri. Nella Provincia di Iglesias troviamo la spiaggia di Masua, molto frequentata da subacquei per i suoi ricchi fondali è famosa per il suo spettacolare faraglione, meglio conosciuto come Pan di Zucchero. Un pezzo di roccia in mezzo al mare staccatosi dal Monte Nai, che può essere attraversato via mare, vista la creazione naturale di un passaggio tra le rocce. La nota spiaggia di Villasimius, Spiaggia del Riso e la spiaggia con il porto omonimo e la fortezza vecchia con il Castello Medievale dove è predisposta una mostra permanente sugli assalti turchi alle Coste Sarde. Raggiungibile da Villasimius c’è Torre di Porto Giunco, dove il mare azzurro e la sabbia bianca sono state utilizzate come splendida cornice di molti spot pubblicitari.

Tra le più affascinanti spiagge quella di Teuredda,  con di fronte l’omonimo isolotto, nel comune di Teulada.  Acque trasparenti, sabbia bianchissima ed una costa ricca di vegetazione mediterranea, caratterizzante la regione Sarda.

Infine la spiaggia di Cala Sinzias,  nel comune di Castiadas, tra distese di eucalipti e  un promontorio che alle spalle la protegge dai venti.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro