Cassazione, la sentenza: “Il feto è una persona durante il travaglio”

aborto
(Feto a 11 settimane di gravidanza)

La Corte di cassazione ha decretato che il feto sia da considerare una persona durante il travaglio, generando un precedente giuridico sul tema aborto come mai accaduto sino a ora.

La sentenza della Corte di Cassazione emanata qualche giorno fa ha decretato che “il feto inizia a essere considerato persona dall’inizio del travaglio, e non già dal successivo momento del distacco dall’utero materno”. Queste parole sono state utilizzate per confermare la condanna per omicidio colposo di un’ostetrica salernitana ma quello che di fatto è diventato un precedente giuridico, potrebbe avere il potere di influenzare tutti i futuri giudizi sull’aborto.

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Secondo la Corte di cassazione “il feto è una persona”

Il caso dell’ostetrica di Salerno riguardava la sua condanna in primo e secondo grado per aver provocato accidentalmente la morte del feto della gestante affidata alle sue cure. La donna aveva fatto ricorso alla Corte di cassazione basando la sua difesa sul fatto che il feto, in quanto tale, non potessero essere definito un individuo e che, dunque, il reato di omicidio colposo non poteva sussistere. La Cassazione, però, ha risposto con una sentenza estremamente chiara: “La morte colposa del bimbo nelle fasi immediatamente precedenti la nascita integra il reato di omicidio, e non quello d’interruzione della gravidanza”. Il caso, oltre che un giudizio sulla negligenza dell’ostetrica, ha finito per avere una risonanza molto più ampia: “Riconosce in quel bambino un appartenente alla specie umana con cui si può intrecciare una relazione: la donna gravida con il bambino stabilisce una relazione anche di tipo educativo. Se puoi avere una relazione con un altro, allora quell’altro è una persona”, spiega Paola Bonzi, fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita della Clinica Mangiagalli. “Studi medici sempre più avanzati ci confermano ogni giorno che il feto è un essere umano – continua la fondatrice – medici e docenti non obiettori affermano che già la morula, la prima cellula che si forma dall’incontro dei due gameti, è indiscutibilmente appartenente al genere umano: la cellula ha caratteristiche che sono solo dell’essere umano. Questa cosa non dovrebbe lasciare adito a nessun dubbio, il dubbio sorge nelle discussioni ideologiche, nell’affermazione se quell’essere umano è da considerarsi una persona. Ma più gli studi medici proseguono, più noi vediamo come il bimbo risenta fortemente delle emozioni e dello stato psicologico della madre. Tanto che se la madre sta vivendo un momento felice il liquido amniotico diventa dolce e il bambino ha reazioni di felicità, se invece la mamma ha un momento di tristezza o di stress, si produce acido lattico che al bambino non fa bene”. La questione aborto è ancora lontana dall’essere formalmente chiarita in tutti i suoi aspetti ma questo può definirsi come il primo passo verso una delle sue due principali direzioni.

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