Aereo in fiamme, strage per colpa dei i passeggeri che volevano salvare i bagagli


Aereo in fiamme, strage per colpa dei i passeggeri che volevano salvare i bagagli. Disastro aereo a Mosca, un velivolo di Aeroflot ha preso fuoco. 41 le vittime per i passeggeri che hanno rallentato l’evacuazione di emergenza per recuperare il proprio bagaglio.

Il grave incidente, costato la vita a 41 persone, è avvenuto a Mosca, domenica scorsa, 5 maggio. Un aereo russo, un velivolo di Aeroflot, è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza durante il quale ha preso fuoco, precisamente allo scalo di Sheremtyevo. In queste ore si sta indagando per apprendere quali potrebbero essere state le cause che hanno provocato il disastro.

Le possibili cause che hanno provocato il disastro

Tra le possibili ipotesi c’è quella che vi possa essere stato un errore dei piloti, essendo saltato il controllo automatico, oppure che il velivolo possa essere stato colpito da un fulmine. Trapela però dai sopravvissuti la testimonianza secondo la quale l’evacuazione di emergenza del mezzo sia stata rallentata a causa dei passeggeri intenti a recuperare i propri bagagli ed effetti personali. Atteggiamento che ha reso sempre più difficile l’uscita dall’aereo, soprattutto da parte di coloro che si trovano nella parte posteriore colpita dalle fiamme.

La testimonianza dei passeggeri che hanno ostacolato l’evacuazione di emergenza per recuperare i bagagli

Uno di questi passeggeri ad aver compiuto il grave atteggiamento che ha ostacolato l’uscita dal velivolo è Dmytri Khlebushkin, che è stato visto uscire dall’aeroporto con in mano il proprio bagaglio. L’uomo ha sporto una lamentela nei confronti della compagnia aerea con la quale aveva viaggiato per non essere riuscito ad ottenere un rimborso della tariffa di acquisto del suo biglietto.
BC
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